Il lago di Bracciano continua lentamente a scomparire ed ora, dopo gli allarmi dei mesi scorsi, si inizia a parlare di “disastro ambientale ambientale da scongiurare”. Continua a non piovere e i prelievi di Acea Ato2, da molti individuati come concausa del problema, non si fermano. Il livello delle acque, non bastasse il calo sotto lo zero idrometrico, appare, anche ad occhio nudo, compromesso. Un vero e proprio caso che, giorno dopo giorno, sta vedendo aumentare la preoccupazione di cittadini e istituzioni locali. A raccogliere l’allarme la Regione Lazio. A provare a sbrogliare la matassa sarà direttamente il presidente Zingaretti che dopo le numerose richieste di attenzione dei sindaci del territorio, partite già dallo scorso novembre, ha convocato un tavolo per affrontare istituzionalmente quella che è ormai a tutti gli effetti un’emergenza. A rischio non è solo l’ecosistema lacustre. Il lago, ritirandosi, sta portando alla luce molti rifiuti, anche pericolosi: pneumatici di automobili e in qualche caso lastre di eternit. Tra le sorprese emerse dai fondali anche residuati bellici che i carabinieri artificieri di Roma hanno fatto brillare sulla riva della zona di Vigna di Valle. A risentirne anche il turismo. Il caratteristico battello, quello che fa il giro del lago, se i livelli dovessero continuare a scendere potrebbe ben presto incontrare difficoltà ad uscire. Prospettive tutt’altro che rosee anche per gli stabilimenti: sugli arenili infatti si stanno depositando detriti e carcasse di animali. Nella località paleolitica “La Marmotta” – un villaggio di palafitte sommerse – rischiano di andare in frantumi i pali che sorreggono le costruzioni. Allarme anche per la zona delle “Pantane”, sul golfo di Trevignano, una zps “Zona a protezione speciale”, nonché sito di rilevanza comunitaria. La situazione non è migliorata dallo scorso 30 gennaio dopo l’incontro presso il Consorzio del Lago, nel corso del quale […]