Dopo anni di accese discussioni politiche su possibili progetti minerari, il presidente Usa Barack Obama ha istituito due nuovi monumenti nazionali: il Bears Ears National Monument, un sito tribale sacro nel sud-est dello Utah, e il Gold Butte National Monument, un’area desertica del Nevada. Con questi nuovi monumenti Obama durante il suo mandato ha istituito aree protette su oltre 553 milioni di acri di terre ed acque federali. Le associazioni ambientaliste esultano, Il direttore esecutivo di Sierra Club, Michael Brune, ha detto: «Ci complimentiamo con il presidente Obama per aver intrapreso delle azioni per proteggere in modo permanente la cultura e la storia di Gold Butte e Bears Ears. Spazi aperti protetti come questi sono vitali per aria, acqua e clima sani , ma forniscono anche enormi opportunità per di guarigione: qualcosa di vitale importanza in quanto le persone si ritrovano in questo momento storico di tensione. Queste designazioni, una risposta alla forte difesa tribale e ad anni di lavoro da parte dl la popolazione locale è benvenuta e ricorda che il potere può agire positivamente e che è possibile continuare a costruire quel futuro inclusivo che vogliamo vedere nelle nostre terre pubbliche». Ma i repubblicani parlano di un furto di terra da parte del governo federale e alcuni temono che le nuove aree protette potrebbero alimentare un’altra protesta armata da parte della destra suprematista bianca, come quella ispirata dalla famiglia Cliven Bundy che quest’anno ha occupato il Malheur National Wildlife Refuge nell’Oregon. Le ultime istituzioni di monumenti nazionali riguardano due aree per il cui utilizzo l’opinione pubblica locale è molto divisa. Nell’Utah, dove il governo federale possiede circa i due terzi del territorio, l’istituzione del Bears Ears National Monument, che si estende su 1,35 milioni di acri, sta già scatenando numerose polemiche. Infatti, un monumento nazionale verrà per […]