Nella giornata di ieri 30 novembre 2016 è finito il più lungo ed ininterrotto periodo di commissariamento degli Enti di gestione delle aree naturali protette regionali istituite nel Lazio, che durava dal mese di agosto del 2010.
Ripercorriamo sinteticamente la storia dei commissariamenti degli Enti di gestione dei parchi e delle riserve naturali regionali del Lazio.
Il 1° commissariamento è avvenuto dal 2005 al 2007, quando Presidente della Giunta Regionale era Piero Marrazzo e Commissario Straordinario dell’Ente Parco di Veio fu nominata la dott.ssa Silvia Montinaro.
Quando dal 16 aprile 2010 Presidente della Giunta Regionale è diventata Renata Polverini, con suoi specifici Decreti emanati il 12 agosto del 2010 è stato messo in atto il 2° commissariamento di 14 Enti di gestione delle aree naturali protette regionali, con la motivazione che il periodo estivo non consentiva di insediare i nuovi Consigli Direttivi: Commissario Straordinario dell’Ente Parco di Veio è stato nominato Massimo Pezzella.
I Commissari Straordinari hanno a loro volta nominato altrettanti Direttori “Facenti Funzioni”: per il Parco di Veio con deliberazione n. 41 dell’8 novembre 2010 Massimo Pezzella ha nominato Direttore la dott.ssa Alessandra Somaschini.
I suddetti 14 Commissari Straordinari avrebbero quindi dovuto restare in carica fino all’insediamento dei nuovi organi: sono rimasti invece in carica fin oltre il 12 marzo 2013 che ha registrato la fine del mandato del Presidente Renata Polverini, a cui è subentrato l’attuale Presidente della Giunta Regionale Nicola Zingaretti.
Con Deliberazione della Giunta Regionale n. 164 del 3 luglio 2013 è stato deciso di sostituire i Commissari Straordinari nominati dalla Polverini mettendo in atto il 3° commissariamento, con la motivazione stavolta – specificata in ognuno dei successivi Decreti emanati da Nicola Zingaretti il 31 luglio 2013 – che “si è deciso di procedere, nelle more della riforma della normativa regionale concernente il sistema della aree naturali protette regionali, al commissariamento dell’Ente regionale sopra menzionato, fino alla nomina dei nuovi organi di amministrazione secondo quanto previsto nell’ambito della riforma stessa e dall’art. 55, comma 3, dello Statuto regionale e, comunque, non oltre il 30 settembre 2014 ”.
Il 31 luglio 2013 il Presidente della Giunta Regionale Nicola Zingaretti ha così firmato 14 distinti decreti con cui ha nominato i nuovi Commissari Straordinari che hanno sostituito quelli nominati da Renata Polverini rimasti in carica per ben 3 anni (vedi http://www.vasroma.it/proroga-del-commissariamento-di-13-enti-di-gestione/#more-866.)
Commissario Straordinario dell’Ente Parco di Veio è stato nominato Giacomo Sandri, che con Deliberazione n. 55 del 30 ottobre 2013 ha confermato come Direttore “Facente Funzione” la dott.ssa Alessandra Somaschini: con 12 decreti emanati l’8 agosto 2014 il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha sostituito tutti i Direttori “Facenti Funzioni”, nominando a Veio l’attuale Direttore Maurizio Gallo. (vedi http://www.vasroma.it/considerata-la-pluriennale-esperienza-maturata-nella-gestione-delle-aree-naturali-protette/)
Ma il 30 settembre 2014 è scaduto senza che ci fosse traccia della riforma della legge regionale n. 29/1997, che però è stata fatta nel frattempo a brandelli con modifiche apportate da norme “spurie” inserite nella riforma del Piano Casa, approvata alle 5 della mattina del 31 ottobre 2014.
Così con Deliberazione della Giunta Regionale n. 640 del 30 settembre 2014 è stato considerato che “l’iter della suindicata riforma legislativa degli enti regionali di diritto pubblico gestori delle aree naturali protette, ai sensi dell’art. 22 L.R.n.4/2013, non si è ancora concluso, trattandosi di procedura complessa, che prevede come fase propedeutica all’adozione della proposta di legge da parte della Giunta regionale, la predisposizione di una relazione complessiva sulle misure di spending review da applicare agli enti dipendenti e agli organismi di diritto privato, da sottoporre al parere delle competenti commissioni consiliari” e conseguentemente “ritenuto che, per quanto sopra espresso, continuano a sussistere tutti i presupposti che hanno determinato il commissariamento straordinario disposto con la citata DGR n. 164/2013”, arrivando alla decisione di “prorogare il commissariamento straordinario” degli stessi Enti regionali di diritto pubblico gestori delle aree naturali protette, comunque non oltre il 30 settembre del 2015.
Con specifici decreti emanati tutti il 1 ottobre 2014 il Presidente della Giunta Regionale Nicola Zingaretti ha provveduto a riconfermare i Commissari Straordinari, fra cui quindi anche Giacomo Sandri all’Ente Parco di Veio (vedi http://www.vasroma.it/parchi-regionali-e-riserve-naturali-del-lazio-con-13-decreti-di-nomina-nicola-zingaretti-proroga-di-un-altro-anno-i-13-commissari-straordinari-degli-enti-di-gestione/).
Ma anche il 30 settembre 2015 è scaduto senza che la Giunta Regionale del Lazio abbia provveduto alla nomina ed all’insediamento dei nuovi Consigli Direttivi, perché a quel momento non era stata ancora approvata la legge di riforma della 29/1997. (vedi http://www.vasroma.it/25032-2/)
Con Deliberazione della Giunta Regionale del Lazio n. 518 del 29 settembre 2015 è stato soltanto deciso di adottare e sottoporre all’esame del Consiglio Regionale la proposta di legge concernente Modifiche alla legge regionale 6 ottobre 1997, n. 29 “Norme in materia di aree naturali protette regionali”, costituita da soli 7 articoli, poi diventata la Proposta di legge n. 291 del 2 ottobre 2015. (vedi http://www.vasroma.it/25386-2/)
Con successiva deliberazione n. 519 del 29/09/2015 la Giunta Regionale ha così deciso la “Proroga dei commissariamenti disposti con la DGR n. 164 del 3 luglio 2013 (Commissariamento degli enti regionali di diritto pubblico gestori delle aree naturali protette)” prevedendo la riconferma per la seconda volta dei commissariamenti straordinari degli enti regionali di diritto pubblico gestori delle aree naturali protette sino al 30 settembre 2016, per cui fino a tale data è stato riconfermato Commissario Straordinario dell’Ente Parco di Veio Giacomo Sandri.
La proposta di legge n. 291 del 2 ottobre 2015 non è stata mai istruita, anche perché soppiantata dalla Proposta di legge n. 338 del 1 luglio 2016, poi approvata e diventata la legge-regionale-n-12-del-10-agosto-2016, che ha modificato la legge regionale n. 29/1997. (http://www.vasroma.it/senza-annullare-una-sua-prima-proposta-la-giunta-regionale-del-lazio-ha-approvato-una-seconda-proposta-di-modifica-della-legge-regionale-n-291997-sulle-aree-naturali-protette-che-e-stata-approvata/)
Fra le modifiche apportate c’è quella relativa alla rappresentanza legale dell’Ente, che fin dalla legge regionale n. 10 del 2 aprile 2003 era stata assegnata al Direttore dell’Ente di gestione, ma che la legge regionale n. 12 del 10 agosto 2016 riattribuisce al Presidente, come già faceva l’originario testo del comma 8 dell’art. 14 della legge regionale n. 29/1997.
Per quanto riguarda la nomina dei Presidenti degli Enti di gestione delle aree naturali protette, che prima spettava al “Consiglio regionale su una terna di nominativi proposti dalla Giunta regionale, sentiti i sindaci dei comuni ricadenti nel territorio dell’area naturale protetta“, con la legge regionale n. 10 del 2 aprile 2016 spetta al “Presidente della Regione, ai sensi dell’articolo 55, comma 3, dello Statuto, sentito l’Assessore competente in materia di ambiente”.
Ma il richiamato 3° comma dell’art. 55 dello Statuto comporta l’obbligo di acquisire “il parere della commissione consiliare permanente competente per materia” e non di sentire soltanto l’Assessore competente in materia di ambiente.
In più la legge regionale n. 12 del 10 agosto 2016 comporta l’obbligo di insediare i nuovi Consigli Direttivi secondo la loro nuova composizione, con 2 membri scelti dalla Comunità del Parco e due membri scelti dal Consiglio Regionale “sentite le organizzazioni agricole e ambientaliste”, nonché di aggiungere ad ogni Comunità del Parco 4 membri di cui 2 in rappresentanza delle associazioni agricole e 2 in rappresentanza della associazioni ambientaliste.
Quanto previsto dalle modifiche apportate dalla legge regionale n. 12/2016 non è stato affatto coordinato con la situazione del commissariamento che scadeva il 30 settembre 2016 e che rischiava di creare un vuoto di gestione fino al 9 febbraio 2017 (termine ultimo entro cui insediare tutti e 14 i Consigli Direttivi degli altrettanti Enti di gestione delle aree naturali protette regionali).
Risulta che soltanto il 29 settembre 2016 la Giunta Regionale si è decisa ad approvare la proposta n. 14344 relativa ad uno schema di deliberazione con cui si decide la “Proroga dei commissariamenti di cui alla DGR n. 519 del 29 settembre 2015 (disposti con DGR n. 164 del 3 luglio 2013 “Commissariamento degli enti regionali di diritto pubblico gestori delle aree naturali protette”.
Lo schema è stato approvato con deliberazione-della-giunta-regionale-n-583-del-7-ottotbre-2016, in cui si rileva “la necessità, nelle more del completamento delle procedure di nomina dei nuovi Organi di amministrazione, …, di garantire la continuità amministrativa e gestionale degli enti gestori delle aree naturali protette” e conseguentemente si ritiene “necessario prorogare i commissariamenti disposti con la DGR 519/2015 fino alla nomina del Presidente del Consiglio direttivo e comunque non oltre il 30 novembre 2016”.
Con singoli decreti Nicola Zingaretti ha così prorogato di 2 mesi il mandato dei Commissari Straordinari: con decreto-t00227-del-14-novembre-2016 ha prorogato il mandato di Giacomo Sandri fino al 30 novembre 2016.
Con nota-vas-prot-n-17-del-18-ottobre-2016 ho sollecitato alla Regione Lazio una corretta applicazione della nuova normativa in materia di aree naturali protette regionali (vedi http://www.vasroma.it/vas-sollecita-alla-regione-lazio-una-corretta-applicazione-della-nuova-normativa-in-materia-di-aree-naturali-protette-regionali/)
A tutt’oggi risulta che il 29 settembre 2016 l’Assessore all’Ambiente Mauro Buschini ha invitato le associazioni ambientaliste “a far pervenire, entro 30 giorni, i nominativi dei propri rappresentati in ciascuna delle Comunità” del Parco dei 13 Enti di gestione delle aree naturali protette regionali, con esclusione dell’Ente Roma Natura in quanto privo di Comunità del Parco: analogo invito dovrebbe essere stato trasmesso alle associazioni agricole.
Lo stesso giorno ha trasmesso la nota prot. n. 758 al Presidente del Consiglio Regionale del Lazio Daniele Leodori per sollecitargli la procedura di audizione con cui “sentire” le organizzazioni agricole ed ambientaliste ai fini della scelta da parte del Consiglio Regionale dei due membri di ogni Consiglio Direttivo: in occasione del convegno che si è tenuto sulla fruizione del Parco di Veio ho avuto modo di parlare al riguardo con l’Assessore Mauro Buschini a giudizio del quale la convocazione della audizione spetterebbe al Presidente del Consiglio Regionale del Lazio Daniele Leodori, mentre secondo il Vice Presidente del Consiglio Regionale Mario Ciarla (da me sempre sentito in quella stessa occasione) a dover convocare tale audizione sarebbe il Presidente della Commissione Ambiente Enrico Panunzi !
Per quanto riguarda i Presidenti degli Enti di gestione non risulta che fino a tutto ieri il Presidente Nicola Zingaretti abbia fatto qualcosa: di certo non risulta nominato né insediato nessun Presidente.
Così da oggi da un lato è terminato un Commissariamento durato vergognosamente per ben 6 anni e 7 mesi e mezzo di fila, ma dall’altro lato da oggi tutti e 13 gli Enti di gestione delle aree naturali protette regionali del Lazio sono senza un proprio rappresentante legale, dal momento che da un lato è definitivamente scaduto il mandato dei Commissari Straordinari che potevano assolvere anche a questo compito e dall’altro lato non sono stati ancora insediati i Presidenti, a cui soltanto spetta ora di rappresentare legalmente il rispettivo Ente di gestione.
Da oggi i direttori degli Enti di gestione si stanno mettendo le mani sui capelli perché non sanno come ovviare al grave vuoto di gestione che la Regione ha permesso che si venisse a determinare del tutto irresponsabilmente e di cui non sono al momento calcolabili i gravi danni che potrebbe procurare in termini economici (basti pensare alla impossibilità di firmare “legalmente” atti di repressione di abusi edilizi, se non degli stessi nulla osta).
Con la nota-vas-prot-n-17-del-18-ottobre-2016 avevo fatto presente sia al Presidente Nicola Zingaretti che all’Assessore Mauro Buschini che “sarebbe pertanto più che opportuno che il Presidente della Regione Lazio emani altri 14 decreti con cui proroga la carica dei Commissari Straordinari fino a che non abbia designato i Presidenti degli enti di gestione ai sensi della vigente lettera a) del 1° comma dell’art. 14 della legge regionale n. 29/1997 e non abbia insediato i rispettivi Consigli Direttivi ai sensi del 6° comma dell’art. 14 della legge regionale n. 29/1997.”
Non sono ancora chiare le ragioni per cui la Giunta Regionale abbia deciso una proroga di soli 60 giorni del tutto insufficienti e comunque nemmeno giustificabili con il richiamo alla normativa vigente in materia, fatta presente in una nota sembra del 30 settembre 2016 del responsabile della Direzione Regionale Ambiente e Sistemi Naturali Vito Consoli.
Vito Consoli avrebbe fatto riferimento alla legge-n-444-del-15-7-1994, relativa alla “disciplina della proroga degli organi amministrativi”, il cui 1° comma dell’art. 3 dispone che “gli organi amministrativi non ricostituiti nel termine di cui all’articolo 2 [vale a dire “sino alla scadenza del termine di durata per ciascuno di essi previsto”, ndr.] sono prorogati per non più di quarantacinque giorni, decorrenti dal giorno della scadenza del termine medesimo”, mentre il successivo 1° comma dell’art. 4 stabilisce che “entro il periodo di proroga gli organi amministrativi scaduti debbono essere ricostituiti”.
Ma il successivo articolo 9, che è relativo all’ “Adeguamento della normativa regionale” dispone che “le disposizioni di cui al presente decreto operano direttamente nei riguardi delle regioni a statuto ordinario fino a quando esse non avranno adeguato i rispettivi ordinamenti ai princìpi generali ivi contenuti”: la Regione dovrebbe essersi messa in regola proprio con l’art. 55 dello Statuto.
Quand’anche fosse valida la suddetta normativa ed applicabile al caso in questione, sarebbero allora viziati di legittimità tutti i commissariamenti successivi al 2° e ad ogni modo la Giunta Regionale non avrebbe rispettata la suddetta disposizione nemmeno nell’ultima proroga considerato che è stata di 60 giorni e non di 45 soltanto.
Di certo c’è che il Presidente della Giunta Regionale predica bene, ma razzola molto male se si considera che l’11 ottobre scorso ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Si chiude la stagione del commissariamento dei parchi del Lazio e apriamo alla partecipazione dei territori dei sindaci e delle associazioni del settore, per dare una governance più democratica”: nel comunicato ha fra l’altro precisato che “sono state avviate proprio in questi giorni le procedure e le consultazioni con le associazioni per la costituzione dei nuovi consigli direttivi che saranno nominati entro la fine di novembre”.
Al primo di dicembre non si è assistito a nessuna nomina e c’è il serio rischio che Nicola Zingaretti, motivato ora anche dall’urgenza, nomini ed insedi in tutta fretta Presidenti degli Enti di gestione di sua completa “fiducia”, senza nessuna procedura di evidenza pubblica e senza il contestuale insediamento dei Consigli Direttivi che verranno nominati chissà quando, visto che devono ancora essere insediate molte Comunità del Parco, tra cui quella del Parco di Veio.
In tal modo dietro la figura dei nuovi Presidenti degli Enti di gestione delle aree naturali protette regionali verrà di fatto mascherato il prosieguo di un Commissariamento del tutto illecito che non si potrà subire di certo passivamente.
Dott. Arch. Rodolfo Bosi