Ermanno Rea
Il 13 settembre scorso è morto Ermanno Rea.
Quelli della mia generazione non possono dimenticare ciò che ha significato, ciò che ha rappresentato, attraverso le sue opere e le sue azioni.
Con il romanzo inchiesta “Mistero Napoletano” cominciò a mettere in crisi e scalfire il Partito Comunista campano e i lati oscuri di quella gestione ma, soprattutto, con “La dismissione”, mise in guardia da una svolta epocale che segnava l’inizio della fine dell’industria di Stato ma, soprattutto, dell’occupazione operaia e il declino di Napoli proletaria.
Il suo impegno politico è continuato anche fuori da partiti della sinistra ed è approdato alle ultime elezioni politiche nella lista “L’altra Europa con Tsipras”.
Con lui perdiamo il testimone di un secolo allo stesso tempo drammatico, breve ma anche pieno di speranze che ha portato l’umanità a lottare e credere in un futuro migliore.
Guido Pollice
Presidente di VAS
