La Giunta regionale del Lazio ha approvato il d.d.l. [proposta di legge n. 338 del 1 luglio 2016, ndr.] con il quale vorrebbe sanare come rurali i centinaia di “fabbricati rurali” che sono stati edificati abusivamente sui territori demaniali di Università agrarie, ASBUC e Associazioni agrarie del Lazio, nonché dei Comuni.
All’art.19 poi prevede anche che i terreni agricoli debbano essere stimati secondo il VAM (Valore Agricolo Medio) anzichè, come sentenziato dalla Corte costituzionale sin dal 1986 e dalla Corte dei diritti dell’Uomo di Strasburgo, secondo il valore venale dei beni stessi.
Ancora una volta la Regione Lazio propone leggi che danneggiano i diritti delle popolazioni titolari dei diritti di uso civico.
Chi ha pensato tale marchingegno ?
Zingaretti?
Non credo.
Zingaretti non sa nemmeno cosa siano gli Usi civici.
La Regione Lazio sin dal 1994 avrebbe dovuto fare la legge di riordino delle Università Agrarie ma, naturalmente, non se ne parla nemmeno lontanamente.
Perché alla regione Lazio nessuno si fa carico di rappresentare tale doglianza?
Semplice: perché nel torbido c’è sicuramente chi ci si trova bene e quel tale si trova proprio negli ufficio della Regione, uffici che debbono essere BONIFICATI una volta e per tutte.
(Articolo di Marcello Marian, pubblicato con questo titolo il 27 luglio 2016 sul sito online della Associazione Regionale Università Agrarie del Lazio)
N.B. – La proposta della Giunta è stata poi approvata il 6 agosto 2016 dal Consiglio Regionale più o meno con lo stesso testo ed è diventata la legge regionale n. 12 del 10 agosto 2016