ROMA. Poche regole, semplici. Per prima cosa una buona ricostruzione è fondata sulla partecipazione delle persone colpite da un terremoto, sul loro senso comunitario. Inoltre non bisogna avere fretta né confondere la carità – necessaria – con la qualità degli interventi. Una buona ricostruzione, poi, comincia un minuto dopo la tragedia e tutto quel che si fa dai primi istanti è parte dell’obiettivo finale. E nell’obiettivo finale è compreso il miglioramento della qualità di vita di chi il sisma ha subito. Alejandro Aravena, l’architetto cileno premio Pritzker 2016, artefice della svolta marcatamente sociale della Biennale architettura in corso a Venezia, sostenuta con forza dal presidente Paolo Baratta, ha nel curriculum il lavoro nella ricostruzione di Constitución, la città di circa 50 mila abitanti distrutta nel febbraio 2010 da un terremoto di magnitudo 8,8 e sulla quale successivamente si abbatté lo tsunami. Lavoro che si è ripetuto anche recentemente in Ecuador, dopo il sisma (magnitudo 7,8) dell’aprile scorso. A Constitución, dove la ricostruzione procede (l’80 per cento del tessuto urbano è stato distrutto), Aravena, che ora è a Venezia per uno dei periodici incontri previsti dalla Biennale, ha proseguito nell’esperimento già avviato anni prima a Iquique: con i pochi soldi pubblici a disposizione ha progettato insediamenti in cui veniva realizzata solo metà di un appartamento, comprese però le strutture portanti, lasciando a chi la abita di completarla. (vedi http://www.vasonlus.it/?p=18646 e http://www.vasonlus.it/?p=18652) Uno dei sistemi considerati più innovativi dell’edilizia sociale. Che cosa vi ha insegnato l’esperienza di Constitución? “Fin dalla prima emergenza tutta la comunità, nessuno escluso, doveva essere coinvolta. Cominciando dalle piccole cose. A Constitución erano i bambini che s’incaricavano di distribuire l’acqua. Di solito nelle tendopoli arrivavano i camion cisterna e la gente si ammassava, contendendosi una razione d’acqua. Oppure occorreva andare a rifornirsi lontano e nessuno poteva procurarsi […]