L’Anthropocene working group, un team internazionale di ricercatori che ha passato gli ultimi 7 anni a studiare in silenzio a studiare se il termine Antropocene, diventato intanto popolare, deve essere formalmente definito come era geologica, è arrivato, a maggioranza alla decisione che «subito dopo la seconda guerra mondiale, quando le bombe atomiche sono diminuite e la nostra sete di carbone e petrolio è diventata una dipendenza vera e propria, la Terra è entrata nell’Antropocene, un nuovo tempo geologico in cui l’impronta ambientale dell’umanità ha lasciato un segno nei sedimenti in tutto il mondo». A scriverlo è Paul Voosen, che si occupa di scienza della Terra e planetaria per Science. Pochi giorni fa, dopo aver raccolto i “voti” degli scienziati, l’Anthropocene working group ha deciso di proporre il boom del dopoguerra, tra la fine degli anni ‘40 e primi anni ‘50 come la data di inizio dell’Antropocene. Voosen sottolinea che «il gruppo chiederà all’ International commission on stratigraphy (Ics), la burocrazia che governa il tempo geologico, di riconoscere l’Antropocene come una serie, l’equivalente stratigrafico di un’epoca, alla pari dell’Olocene e del Pleistocene che l’hanno preceduto. Il 29 agosto, in occasione del Congresso geologico internazionale a Città del Capo, Colin Waters, segretario del gruppo e geologo del British geological survey, in Keyworth, presenterà le raccomandazioni dell’Anthropocene working group». Voosen spiega che «il gruppo non ha ancora presentato una proposta formale. Per farlo, si devono raccogliere più carote i sedimenti provenienti da tutto il pianeta e dimostrare che contengono una brusca transizione dei traccianti geochimici che rischia di persistere come parte permanente del dato roccioso; il nucleo con il miglior esempio della transizione dovrebbe quindi servire come “Golden Spike “, segnando inizio dell’Antropocene». Questi nuclei potrebbero provenire da fondali lacustri e oceanici, calotte glaciali e anche dai coralli o dagli anelli degli alberi. Ma devono mostrare la “grande […]