Guido Pollice
Non bastava Renzi, ora ci si è messo anche Carlo Calenda (non dimenticare mai da dove viene e cosa faceva) a dire che il Ttip non si ferma.
La dichiarazione del Ministro è in controtendenza rispetto alla realtà dei fatti.
La Francia (in primis) ha affossato il trattato con gli Stati Uniti, cosi pure il tentativo di passare dalla porta di servizio con il Canada attraverso la partita del Ceta.
Questa brava gente (Calenda, la Malmstron e i vari amici degli USA) devono mettersi in testa che questi nefasti trattati devono passare al vaglio dei governi nazionali, dei popoli interessati perché prima dei profitti ci sono le persone.
Non si possono più accettare ricatti, tanto meno da una Europa che ha fallito su tutti i fronti.
L’attenzione va tenuta alta affinché non ci siano colpi di mano.
Quando si riunirà la commissione europea a Roma il prossimo 13 luglio per la valutazione d’impatto del Ttip sullo sviluppo sostenibile, bisognerà far sentire tutta la pressione che saremo in grado di esprimere, come ha con forza detto Monica di Sisto (portavoce della campagna stop Ttip italia).
Noi di VAS chiediamo che per quella data si faccia giungere a Renzi e Calenda il nostro dissenso e la nostra protesta affinché al posto dei trattati si avvii una diversa politica commerciale europea e soprattutto una revisione delle regole che la governano.
Guido Pollice
presidente di VAS