I contraccolpi politici della Brexit cominciano a farsi sentire, anche per la Transatlantic Trade and Investment Partnership (TTIP), della quale il governo conservatore britannico di David Cameron era uno sfegatato sostenitore. Intervenendo ieri ad una manifestazione del Partito Socialista a Belleville-sur-Mer (Seine-Maritime), il primo ministro francese Manuel Valls ha confermato che «non ci può essere l’accordo del trattato transatlantico» di libero scambio tra l’Unione europea e gli Stati Uniti d’America, il TTIP che i francesi chiamano Tafta, che secondo Valls «non va nel senso giusto». Il premier francese ha detto ai militanti socialisti che «d’ora in avanti, non deve essere concluso nessun accordo di libero scambio se non rispettagli interessi dell’Unione. L’Europa deve essere ferma. La Francia vigilerà». Almeno in questo campo la lezione del referendum britannico sembra essere stata compresa: Valls è convinto che il TTIP/Tafta «imporrebbe (…) una visione che farebbe spazio non solo ai populismi, ma semplicemente ad una visione che sarebbe cattiva per la nostra economia». Poi, di passaggio, il premier liberista-socialista francese ha denunciato la «scelta drammatica» della soppressione delle quote latte, addebitandola all’ex ministro dell’agricoltura Bruno Le Maire, candidato alle primarie della destra per le elezioni presidenziali del 2017. «Questo progetto liberista è uno spauracchio per gli euroscettici e non solo», commenta Le Monde e la Francia, consapevole di questo aveva già alzato i toni contro il TTIP, negoziato in gran segreto dal 2013 e che punta a sopprimere quelle barriere commerciali tra Usa ed Ue, le stesse barriere commerciali che i conservatori inglesi, entusiasti sostenitori del TTIP, hanno voluto ri-innalzare contro l’Unione europea. Va dato atto alla Francia di aver denunciato in tempi non sospetti che il TTIP/Nafta avrebbe dopato più l’economia statunitense che quella europea e la mancanza di trasparenza, rendendo note tutte le preoccupazioni per l’impatto che il Trattato potrebbe avere sull’agricoltura […]