anche su Il Manifesto Sardo (“Il Governo Renzi impugna davanti alla Corte costituzionale il nuovo Editto delle Chiudende“), n. 217, 16 giugno 2016 È giunta nel mondo politico isolano come un fulmine a ciel sereno l’impugnativa davanti alla Corte costituzionale da parte del Governo Renzi di alcune norme della legge regionale11 aprile 2016, n. 5, la legge regionale finanziaria 2016, comprese le disposizioni che puntano alla sdemanializzazione di ampi terreni appartenenti ai demani civici. In realtà, non per tutti è stata una sorpresa. L’impugnazione da parte del Governo. Con la delibera del 10 giugno 2016, infatti, il Consiglio dei Ministri ha deciso di impugnare ai sensi dell’art. 127 cost. davanti alla Corte costituzionale per violazione delle competenze statali esclusive in materia di tutela dell’ambiente (artt. 9, 117, comma 2°, lettera s, cost.) anche le disposizioni eversive dei diritti di uso civico, segnalate a tal fine dal Gruppo d’Intervento Giuridico onlus lo scorso 18 aprile 2016. Ecco il testo: “L’art. 4 (Disposizioni nel settore ambientale e del territorio) detta disposizioni in materia ambientale e del territorio e presenta profili illegittimi nei commi 24 (che proroga i termini per la richiesta di sclassificazione dal regime demaniale civico dei terreni), 25 (che inserisce un’ulteriore ipotesi di sclassificazione), 26 e 27 (che sclassificano alcuni terreni sottraendoli al regime demaniale degli usi civici). In relazione a tale premessa e ai fini di una più chiara esplicitazione dei profili di incostituzionalità presenti nelle disposizioni richiamate, appare necessario collocare la lettura delle norme censurate nel quadro dei principi fondamentali che sorreggono la materia della tutela del paesaggio sotto il profilo, soprattutto, della pianificazione paesaggistica. La copianificazione obbligatoria per le aree vincolate gravate da vincoli paesaggistici prevista dall’ art. 143 del codice dei beni culturali e del paesaggio è norma di grande riforma economico-sociale. L’attività di ricognizione […]