Maggio ha segnato il più grande balzo avanti in un anno dei livelli atmosferici di anidride carbonica: più 3,76 parti per milione (ppm), il che, secondo la National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa), ha portato il maggio 2016 a toccare i più alti livelli mensili di CO2 in atmosfera mai misurati: 407,7 ppm. Prima del 1800, la CO2 atmosferica era in media a circa 280 ppm. Pieter Tans, lo scienziato a capo del Global Greenhouse Gas Reference Network della Noaa, spiega che «i livelli di anidride carbonica stanno aumentando più velocemente di quanto hanno fatto in centinaia di migliaia di anni. È esplosivo, rispetto ai processi naturali. L’ultima volta che la Terra ha subito un aumento della CO2 così prolungato è stato tra 17.000 e 11.000 anni fa, quando i livelli di CO2 erano aumentati di 80 ppm. I tasso di aumento odierno è 200 volte più veloce». Intanto, il National Snow and Ice Data Center (Nsidc) Usa ha reso noto che a maggio il ghiaccio marino artico ha toccato un nuovo minimo record arrivando, a «circa 600.000 chilometri quadrati (232.000 miglia quadrate) al di sotto di qualsiasi anno precedente», secondo i dati satellitari raccolti negli ultimi 38 anni. Creando così le condizioni perché il 2016 registri la minore estensione del ghiaccio artico nella storia. Il direttore del Nsidc, Mark Serreze, ha sottolineato: «Non abbiamo solo frantumato il vecchio record di maggio, siamo ben al di sotto del precedente». Rispetto alle condizioni normali, a maggio dai mari dell’Artico è sparito un pezzo di banchisa ghiacciata grande quanto il Texas. E il record negativo di maggio segue 4 precedenti minimi record mensili stabiliti a gennaio, febbraio, marzo e aprile. Nell’Oceano Artico la primavera 2016 è stata segnata da temperature in media di circa 3° C superiori al normale e il ghiaccio si è […]