“Renzi e Napolitano, abusando della loro funzione, hanno esortato pubblicamente il popolo italiano all’astensione al referendum del 17 aprile”.
E un 60enne di Racale denuncia ai carabinieri il presidente del Consiglio dei Ministri e l’ex presidente della Repubblica e attuale senatore a vita.
Protagonista della singolare vicenda post-referendum sulle trivelle è Francesco Santantonio da Torre Suda, marina di Racale.
Questa mattina alle 8.30 l’uomo si è presentato nella stazione dei carabinieri del suo comune chiedendo di voler sporgere formale denuncia nei confronti di Renzi e Napolitano “per violazione dell’articolo 98 del Testo Unico del 1957”.
All’iniziale stupore dei militari che hanno raccolto questa istanza, è seguita la formalizzazione della querela.
Secondo il denunciante, dunque, il premier e l’ex presidente della Repubblica, abusando della loro funzione, avrebbero esorato i cittadini all’astensione.
“Il referendum popolare è uno strumento dell’ormai decaduta democrazia e rappresenta un diritto-dovere dell’elettore – ha fatto mettere a verbale dai militari – Nessuna ragione poteva indurre i querelanti ad assumere questo atteggiamento”.
Secondo il salentino, ancora, i massimi rappresentanti dello Stato dovrebbero essere ligi ai dettati legislativi e costituzionali.
“Chiedo una severa punizione dei colpevoli” – ha concluso nella denuncia.
(Articolo di Paola Colaci, pubblicato con questo titolo il 18 aprile 2016 sul sito “Leggo”)
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Testo Unico delle Leggi Elettorali D.P.R. 30 marzo 1957, n 361 e successive modifiche
Art. 98 – 1. Il pubblico ufficiale, l’incaricato di un pubblico servizio, l’esercente di un servizio di pubblica necessità, il ministro di qualsiasi culto, chiunque investito di un pubblico potere o funzione civile o militare, abusando delle proprie attribuzioni e nell’esercizio di esse, si adopera a costringere gli elettori a firmare una dichiarazione di presentazione di candidati od a vincolare i suffragi degli elettori a favore od in pregiudizio di determinate liste o di determinati candidati o ad indurli all’astensione, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da lire 600.000 a lire 4.000.000.
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Il 6 aprile 2016 il Presidente del Consiglio Matteo Renzi era stato denunciato sempre “per induzione all’astensione” dall’Avv. Arnaldo Miglino. (vedi http://www.salernotoday.it/politica/referendum-trivelle-avvocato-miglino-denuncia-renzi.html)
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Anche Paolo Ferrero il 15 aprile 2016 ha denunciato il Presidente del Consiglio.