Nel 2016 oltre 60 milioni di persone nel mondo, di cui 50 milioni in Africa, saranno colpite da fame e povertà a causa della siccità, del crollo dei raccolti e della scomparsa dei pascoli provocati da El Nino, il fenomeno naturale che riscalda le correnti del Pacifico tropicale. Lo sottolinea l’Oxfam, che lancia un appello alla comunità internazionale per intervenire in aiuto delle popolazioni più vulnerabili. L’azione della confederazione umanitaria si inserisce nel quadro della campagna “Sfido la fame”, nel cui ambito pubblica una mappa interattiva che fotografa gli effetti del Nino in 19 Paesi dove la siccità sta provocando danni all’agricoltura e all’allevamento, riducendo alla fame intere comunità. Stando all’Onu, nel corso di quest’anno 50,2 milioni di persone si troveranno in difficoltà alimentare nell’Africa meridionale e nel Corno d’Africa. Solo in Etiopia sono oltre 10 milioni le persone bisognose di aiuti umanitari. In America centrale, nel cosiddetto “corridoio arido” dove si incastrano Guatemala, Nicaragua, El Salvador e Honduras, si stima che già 3,5 milioni di persone abbiano difficoltà di accesso al cibo. Nelle isole del Pacifico 4,7 milioni di persone restano a rischio siccità, cicloni e precipitazioni irregolari. “El Nino, reso ancor più micidiale dai cambiamenti climatici, ha causato eventi estremi con temperature molto elevate, siccità e inondazioni. A pagarne il prezzo sono le comunità più povere che vivono di agricoltura e allevamento, senza mezzi per fronteggiare shock di questa portata“, spiega Roberto Barbieri, direttore generale di Oxfam Italia. “Tutti gli sforzi della comunità internazionale adesso devono concentrarsi nel fornire un’ancora di salvezza alle persone colpite dall’emergenza, almeno fino a quando i raccolti e i fragili pascoli delle zone semiaride non miglioreranno“. L’IMPATTO DE EL NIŇO A LIVELLO GLOBALE NEL 2016 La siccità in Africa: 50,2 milioni di persone in condizioni di insicurezza alimentare. L’Africa è il continente più […]