Il pericolo delle trivelle è concreto e non parliamo solo delle terribili conseguenze di un eventuale sversamento petrolifero!
Quello che emerge dal nostro nuovo rapporto “Trivelle fuorilegge” è una contaminazione grave e diffusa, in molti casi oltre i limiti di legge: nei sedimenti e nelle cozze che vivono in prossimità di piattaforme offshore sono state trovate sostanze chimiche inquinanti e pericolose, con un forte impatto sull’ambiente e sugli esseri viventi.
Un motivo in più per schierarti contro le trivelle e VOTARE SÌ al referendum del 17 aprile:FIRMA ORA il tuo impegno e aiutaci a informare più persone possibile!
Alcuni degli inquinanti rinvenuti in concentrazioni anomale nei pressi delle trivelle sono in grado di risalire la catena alimentare fino a raggiungere gli esseri umani. Alcune di queste sostanze sono inoltre cancerogene.
Ma c’è anche qualcosa di oscuro in questa già pericolosa storia: alla nostra richiesta ufficiale di poter esaminare i dati di monitoraggio delle piattaforme, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ce ne ha forniti per sole 34, su oltre 100 presenti nelle acque italiane.
Perché? Ci sono piattaforme che operano senza monitoraggio? O il Ministero ha deciso di non consegnare a Greenpeace tutta la documentazione? Noi abbiamo solo una certezza: non vogliamo più trivelle nei nostri mari!
Unisciti a noi e a tutti quelli che vogliono salvare l’Italia dai petrolieri: il 17 aprile vai alle urne e VOTA SÌ per DIRE NO alle trivelle
Non c’è più tempo da perdere: se oggi ai petrolieri è concesso di inquinare senza controllo e senza trasparenza, cosa succederà se al referendum non raggiungeremo il quorum? Oltre 34 mila persone hanno già firmato il loro impegno a VOTARE SÌ al referendum sulle trivelle del 17 aprile, cosa aspetti a farlo ANCHE TU?
Il potere di fermare chi svende e deturpa l’Italia è nelle tue mani!
Grazie!