Il cambiamento climatico sta riscaldando rapidamente i laghi, minacciando le nostre forniture d’acqua dolce e gli ecosistemi.
L’allarme arriva da un nuovo studio capitanato dalla Nasa e dalla Science Foundation statunitense, che ha preso in esame oltre la metà delle riserve d’acqua lacustri nel mondo.
Analizzando i dati sulle temperature registrate negli ultimi 25 anni – anche via satellite – di 235 laghi in tutto il pianeta, gli esperti hanno scoperto che le acque si stanno scaldando al ritmo di 0,34 gradi per decennio, più di quanto stia accadendo all’aria e agli oceani, con punte di 1,3 gradi a decade alle alte latitudini.
Il fenomeno è globale: dai climi nordici, con i laghi che in primavera perdono prima la copertura di ghiaccio e assorbono più raggi solari, alla fascia tropicale, dove il riscaldamento è meno intenso ma pericoloso per i pesci da cui dipende la sopravvivenza di diverse comunità, ad esempio nella zona dei grandi laghi africani.
Le conseguenze sono tutt’altro che trascurabili.
Stando agli esperti, i laghi nel corso del secolo vedranno crescere del 20% le alghe, che possono sottrarre ossigeno all’acqua, mentre l’incremento di alghe tossiche per i pesci è stimato nel 5%.
Inoltre le emissioni di metano, un gas serra 25 volte più nocivo della CO2 su una scala di 100 anni, aumenteranno del 4% già nel prossimo decennio.
“Forti cambiamenti nei nostri laghi non solo sono inevitabili, ma probabilmente stanno già avvenendo“, scrivono i ricercatori.
“Il riscaldamento rapido e pervasivo che osserviamo segnala l’urgente necessità di inserire gli impatti climatici sui laghi nelle valutazioni di vulnerabilità e negli sforzi di adattamento“.
(ANSA del 17 dicembre 2015, ore 18:08)