‘Fare di più con meno’: questo lo slogan dell’edizione 2015 della Settimana europea per la riduzione dei rifiuti (Serr), fino al 29 novembre in 33 Paesi e che vede l’Italia confermarsi capofila.
Un impegno da record quello del Belpaese, che conta 5.286 azioni su un totale di poco più di 12mila dell’intera manifestazione, approdata anche in Benin, Repubblica Domenicana e a Santo Domingo. A fare la parte del leone soprattutto il numero di sportelli di Banca Intesa, che realizzerà azioni in tutte le sue filiali, oltre a Simply Market e Auchan, che sensibilizzeranno i clienti tramite un’applicazione dedicata all’alimentazione consapevole e una campagna di informazione sui led.
L’edizione 2015 promette di diventare la più ‘social’ di tutte tramite l’hashtag #adottarifiuti, che invita a scattare una foto di rifiuti raccolti per gettarli nella differenziata o a riusarli in modo creativo, postare l’opera e poi a ‘taggare’ altre persone nell’iniziativa, avviando così una sorta di eco-catena virtuosa.
“Fare di più con meno e usare i nostri materiali in maniera più efficiente è la chiave per una transizione di successo verso un’economia circolare” spiega il commissario europeo all’Ambiente, Karmenu Vella.
“Iniziative come la Settimana europea per la riduzione dei rifiuti sono un bel modo di aumentare la consapevolezza e di mostrare soluzioni innovative per una società a rifiuti-zero” aggiunge Vella.
L’Europa deve trovare il modo di fare i conti con le enormi quantità di immondizia prodotta: 2 miliardi e mezzo di tonnellate ogni anno.
Gli italiani, tristemente famosi per le emergenze, in questa Settimana europea brillano invece per attivismo. Quest’anno la gran parte delle iniziative, da Nord a Sud, si concentra appunto sul tema faro per il 2015 della ‘dematerializzazione’, cioè “usare meno risorse per ottenere lo stesso risultato, passare dai materiali ai servizi, condividere prodotti oppure organizzare gruppi di servizi per usufruire di un singolo bene” racconta Roberto Cavallo, Presidente di AICA e membro del Comitato promotore italiano della Serr.
Secondo Cavallo “questo sarà il futuro“, che sottolinea come un elemento che emerge quest’anno rispetto agli anni passati “è il netto aumento di azioni proposte da singoli cittadini e dalle scuole, coinvolte soprattutto dalle pubbliche amministrazioni“.
Nella classifica delle regioni, la più impegnata è la Lombardia, con il 19% delle iniziative.
Seguono Piemonte e Veneto (10%), poi Lazio (9%), Campania ed Emilia Romagna (8%).
Secondo gli organizzatori, un’azione su dieci affronta anche la tematica del riutilizzo e una su venti ha a che fare con la raccolta differenziata.
L’obiettivo é sempre quello di coinvolgere più persone possibili.
Fra le iniziative, brillano le pubbliche amministrazioni (42,5%), seguite da associazioni (27%), imprese (13%), scuole (8%) e cittadini (8%).
(Articolo di Chiara Spegni, ANSA del 23 novembre 2015, ore 09:42)