Nell’ambito del Forum nazionale dell’Acqua che si è svolto a Roma il 7 novembre 2015 è stato discusso anche sul tema “Dal ciclo integrale dell’acqua alla difesa dei territori: verso COP21 Parigi” (vedi http://www.vasonlus.it/?p=21791) Riportiamo di seguito l’intervento di Antonio Lupo del Comitato Amigos Sem Terra Italia. È ottimo il documento del Forum Nazionale dell’Acqua “Il movimento per l’acqua verso ed oltre la COP 21 di Parigi” [vedi http://www.vasonlus.it/?p=21796]; ora dobbiamo tradurre questi contenuti in una analisi e una narrazione più avanzata, che sia condivisa, in primis, da tutti dagli attivisti dell’acqua. Qualche anno fa i movimenti dell’America Latina, dicevano “Salviamoci con il Pianeta”. Era un’analisi precisa: il Pianeta si salverà in ogni caso, chi rischia fortemente di non farcela è l’Umanità, che, per Leonardo Boff, è nel difficile passaggio dal Tecnozoico all’Ecozoico. Credo che il movimento dell’Acqua possa e debba accogliere queste analisi nella sua narrazione. A Parigi, al COP 21, i Governi concluderanno poco o niente, pur declamando lo slogan falso “Salviamo il Pianeta”. Sarà una ulteriore conferma della loro ipocrisia e della demenza umana in generale, che prima fa la guerra alla natura e poi, di fronte alla sua reazione, si propone di salvarla, definendo il “Clima impazzito”. La nostra analisi deve essere chiara e di facile comprensione: 1) sulla situazione attuale; 2) sulle cause che l’hanno prodotta; 3) sugli attori e la loro forza, nella battaglia per il futuro dell’Umanità. 1) La situazione attuale. Una settimana fa sono stato all’Assemblea Nazionale di Genuino Clandestino, un bella realtà di contadini, in gran parte giovani, tutti appassionati. Siamo rimasti d’accordo che non dobbiamo più dire “Cambiamento Climatico”, ma “Sconvolgimento climatico da riscaldamento globale”, una definizione chiara dell’abisso che sta di fronte all’Umanità . Il recentissimo diluvio nel deserto del Sahara, che ha colpito la perseguitata popolazione […]