Un nuovo materiale in grado di replicare il meccanismo della fotosintesi delle piante potrebbe diventare una nuova fonte di energia sostenibile.
Lo hanno sviluppato alcuni ricercatori dell’Università della Florida e illustrato in uno studio pubblicato sul Journal of physical chemistry.
Il materiale in questione, spiegano, è in grado di catturare la luce del sole e di utilizzarne l’energia per “rompere” la molecola dell’acqua in ossigeno e idrogeno.
È lo stesso processo che accade nella fotosintesi con cui le piante ottengono energia per la loro sopravvivenza.
Questa scoperta – partita dallo studio di un composto multistrato estrapolato da birnessite, un minerale (ossido di manganese) naturalmente presente nel suolo – per gli scienziati pone le basi per interessanti prospettive.
Potenzialmente, affermano, l’idrogeno ottenuto dalle molecole di acqua potrebbe essere trasportato in altri siti e bruciato come carburante.
“In teoria – spiega il professor Jose L. Mendoza-Cortes – questa potrebbe essere una fonte di energia che si auto-sostiene. Forse in futuro si potrebbe mettere questo materiale sul tetto per trasformare l’acqua piovana in energia con l’aiuto del sole“.
E a differenza di altre fonti energetiche questa non avrebbe impatto negativo sull’ambiente: “non genera né CO2, né spazzatura“, aggiunge Mendoza-Cortes.
(ANSA del 3 novembre 2015, ore 18:21)