Riceviamo e volentieri pubblichiamo il seguente articolo pubblicato il 6 ottobre 2015 (http://www.contraosagrotoxicos.org/) che ha tradotto per noi Antonio Lupo del Comitato Amigos Sem Terra Italia e medico del gruppo pesticidi di ISDE, con la seguente nota di accompagno : ”Dalla Campagna Contro gli Agrotossici e per la Vita del Brasile ci arriva la notizia che Monsanto lavora per sostituire il glifosato, in grave crisi a livello mondiale, con il Dicamba , un erbicida autorizzato in UE fino al 2018.
È una conferma delle gravi difficoltà delle multinazionali (Monsanto, Dow, Bayer, Syngenta ecc), che ci deve far intensificare l’iniziativa per STOP Glifosato, ma anche per ampliare in tutte le Regioni i controlli sulle acque superficiali e profonde, anche su quelle captate per uso potabile”
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A poco a poco, l’impero del glifosato è al collasso.
Sia per l’incidenza alle stelle di piante resistenti, sia per la sempre più forte evidenza di cancerogenicità dell’erbicida, non è difficile immaginare che ci stiamo muovendo verso la fine del ciclo del pesticida più usato nel mondo.
Tuttavia, ciò che potrebbe sembrare una buona notizia in realtà non lo è.
Ovviamente, l’industria ha anticipato e sta sviluppando alternative per continuare a trarre profitto sull’avvelenamento della popolazione.
Prova di questo sono gli investimenti della Monsanto nella produzione di Dicamba, un nuovo erbicida.
Dow Chemical, a sua volta, ha puntato sul vecchio conosciuto 2,4-D, che arriva dall’Agente Arancio della guerra del Vietnam fino al nostro piatto di cibo.
All’inizio dell’anno, la CTNBio brasiliana ha approvato colture transgeniche resistenti al 2,4-D con glifosato.
Nel corso della riunione del 7 e 8 ottobre, sono in agenda i semi resistenti al composto di Dicamba con glifosato.”.
Purtroppo, sappiamo come funziona questo nostro organo di governo, e non c’è nulla da aspettarsi altro che l’approvazione.
Qui di seguito è la traduzione un articolo di Reuters sul Dicamba.
In rilievo assoluto la perla detta da un “analista”: “La realtà è che l’industria dovrà continuare ad evolversi come si evolvono le piante“.
Monsanto investe oltre un miliardo di dollari per la produzione di Dicamba
Gli sforzi di Monsanto per espandere i propri interessi agrochimici al di là del glifosato sono stati rivelati dalla notizia che la società prevede di investire oltre 1 miliardo $ in strutture di produzione di un erbicida alternativo.
Dirigenti di Monsanto sperano di investire denaro nei prossimi 3-5 anni, espandendo il loro stabilimento di Lulling, Louisiana (USA), per produrre l’erbicida Dicamba.
Lulling è stato un luogo chiave per la produzione di glifosato da anni.
L’interesse e l’investimento in Dicamba è un ulteriore passo avanti nel ridurre la dipendenza della società al glifosato, il principio attivo in linea Roundup di prodotti.
Il glifosato è anche la chiave per molte delle sementi geneticamente modificate della Monsanto.
L’azienda produce mais, soia, cotone, colza e altri semi che tollerano le applicazioni di glifosato.
“Nei prossimi dieci anni … questo rappresenta il potenziale per diversificare ulteriormente la nostra produttività nel settore, e fornire una fonte di crescita nel lungo termine“, ha detto il presidente della Monsanto, Brett Begemann, agli analisti in una conferenza.
Roundup ed i semi Roundup Ready, della Monsanto, sono stati molto popolari tra i contadini di tutto il mondo, soprattutto negli Stati Uniti.
Tuttavia, l’uso diffuso dei prodotti ha generato aumento delle piante resistenti al glifosato.
Il problema delle piante resistenti è diventato così importante per la produzione di grani che gli agricoltori hanno cercato alternative, e la Monsanto e le sue rivali nel settore agrochimico si sono affrettati a introdurre nuove opzioni per il glifosato e i semi Roundup Ready.
“La realtà è che l’industria dovrà continuare ad evolversi come si evolvono le piante“, ha detto l’analista Matt Arnold, di Edward Jones.
La soluzione di Monsanto è combinare il glifosato con Dicamba per quello che è stato definito il sistema di semi “Roundup Ready Xtend” , rivolto a soia e cotone.
Il rivale Dow AgroSciences, una unità di Dow Chemical, ha sviluppato semi che tollerano il suo nuovo erbicida, che combina il 2,4-D con glifosato.
Monsanto dice che vede un campo di applicazione di almeno 80 milioni di ettari per il sistema “Roundup Ready Xtend” per il cotone e la soia nelle Americhe.
L’azienda ha detto che aspetta ancora l’approvazione dai regolatori cinesi all’importazione dei nuovi semi di soia. La Cina è un acquirente chiave della soia degli Stati Uniti, ma è stata riluttante ad approvare l’importazione di nuove sementi geneticamente modificate.