L’articolo di Emilia Costantini, pubblicato con questo titolo il 28 luglio 2015 sul “Corriere della Sera”, riporta il commento di Enrico Montesano sulla proposta di Alessandro Gassmann (vedi http://www.vasonlus.it/?p=17474#more-17474) «Più che un hashtag io lancerei un martello pesante in testa a chi non fa il suo dovere!». Enrico Montesano entra a gamba tesa nella querelle sollevata dalla proposta di Alessandro Gassmann su Twitter con #Romasonoio. «E non solo lo darei in testa agli sporcaccioni che ci riempiono di “monnezza”, ma anche a chi smazzetta! Siamo proprio nel pieno del “marcio Capitale”». Non parla solo da cittadino romano, Enrico Montesano, ma anche da ex consigliere comunale: «La questione è annosa: i problemi di Roma riguardano l’istituzionalizzazione del malaffare. Faccio mio il titolo di una commedia di Dario Fo: “Settimo: ruba un po’ meno”. Sarebbe una grande conquista, una rivoluzione etica. E aggiungerei il motto: “famo meno monnezza”». «Gli americani pensino a New York» È indignato l’attore, anche con gli stranieri: «La città eterna è diventata “Roma ca-pitale”, dove ognuno viene, soddisfa i propri bisogni e se ne va. I turisti fanno qui quello che non farebbero mai a casa loro! Basta ripensare allo scempio degli ultrà olandesi alla Barcaccia, tanto per citare uno dei vari esempi. Per non parlare poi dei cretini grafomani, per non definirli peggio, che sfregiano il Colosseo col temperino o con gli spruzzi di vernice, oppure quelli che si fanno la fotografia appoggiati a una statua e ne rompono un dito…». In proposito non risparmia una rispostina anche al New York Times: «Va bene, Roma è sporca, ma anche la Grande Mela non scherza mica… Le ho viste certe strade newyorkesi piene di rifiuti. E allora bisogna capire di quale Roma parla il celebre giornale: di quella che io chiamo “la grande frittella”, cioè la Roma […]