Il 26 giugno 2015 allo Spazio Oberdan (V.le Vittorio Veneto 2/P.zza Oberdan) si è tenuto dalle 15,00 alle 20,00 il convegno dal titolo “Nutrire il pianeta o le multinazionali?”, in occasione del quale Joao Pedro Stedile (militante del Movimento Sem Terra – MST in Brasile e di Via Campesina Internazionale) ha inviato dal Brasile il seguente messaggio tradotto per VAS da Antonio Lupo. Joao Pedro Stedile Durante il periodo della Guerra Fredda, tra gli anni 1945-1990, i giornali annunciavano ogni giorno che l’umanità si trovava di fronte al pericolo di una guerra nucleare, che avrebbe distrutto il nostro pianeta. Per fortuna questo non è avvenuto! Tuttavia, ora, ci troviamo di fronte ad un pericolo simile, che non arriverà dalle bombe o dalle guerre, con la loro stupida distruzione. Ora siamo di fronte a una distruzione lenta, graduale, ma permanente, dei nostri popoli. Una distruzione prodotta dall’uso di veleni agricoli e dal controllo che le multinazionali hanno degli alimenti di tutta l’umanità. Con l’egemonia del neoliberismo e del capitale finanziario, negli ultimi 20 anni, l’economia mondiale è stata dominata dal capitalismo e controllata da non più di 500 imprese transnazionali. Queste detengono il 58% di tutta la ricchezza, ma danno lavoro solo all’8% della popolazione. E questa forza egemonica controlla anche l’agricoltura e la produzione alimentare. Meno di 50 imprese controllano in tutto il mondo la produzione di veleni agricoli, la costruzione di macchine agricole, controllano l’agroindustria e il commercio degli alimenti. Ci hanno imposto una matrice tecnologica basata sui semi geneticamente modificati, sulla meccanizzazione su larga scala e l’uso intensivo di veleni. Espellono manodopera dalle campagne, che va a gonfiare le città e a migrare verso altri paesi. Le imprese multinazionali di Expo Milano sono quelle che producono Lampedusa! Questo modello dell’agrobusiness è anti-sociale, è insostenibile a medio termine […]