Riceviamo e volentieri pubblichiamo il saggio sull’enciclica “Laudato sì” di Papa Francesco che ci ha inviato Ermete Ferraro, membro del Consiglio Nazionale di VAS e nuovo Presidente della Rete Campana per la Civiltà del Sole e della Biodiversità: è stato da lui dedicato ad Antonio d’Acunto che aveva a lungo auspicato questo pronunciamento della Chiesa in materia ambientale. Ermete Ferraro 0 . Premessa Venti mesi fa pubblicai sul mio blog “Un’ecologia cristiana per un’agape cosmica”. [i] Già allora, infatti, si parlava dell’intenzione espressa da Papa Francesco, determinato a scrivere un’enciclica sulle questioni ecologiche che, ovviamente, suscitava grandi aspettative in uno come me che, radicato nei valori cristiani e nonviolenti, da oltre trent’anni é impegnato in campo ambientalista ed eco-pacifista. Lo stimolo a scrivere quell’articolo mi venne soprattutto leggendo – sul sito nazionale di V.A.S. [2] – un interessante scritto del mio amico e maestro Antonio d’Acunto. La sua fiduciosa attesa per quella lettera papale, espressa da un laico intimamente ‘francescano’ come lui, insieme ad alcune riserve manifestate sull’impostazione tradizionale della Chiesa cattolica in materia, mi indussero allora ad unirmi alla sua speranza e, al tempo stesso, a rispondere anche alle sue perplessità. Oggi che, finalmente, ho il piacere di avere tra le mani ed apprezzare il testo della splendida enciclica “Laudato sì”[3] purtroppo non posso condividere la mia soddisfazione con questo grande amico, che ci ha lasciati alcuni mesi fa. Ma poiché sono certo che egli può connettersi con coloro che gli hanno voluto bene e cercano di proseguire sulla strada da lui segnata, mi rivolgerò direttamente ad Antonio, confrontandomi con lui su quanto e come questa lettera di Papa Francesco abbia risposto alle sue aspettative, ma anche ai suoi dubbi. 1. “Comunità Umana” : contrapposta o estranea alla “Natura”? Caro Antonio, il primo elemento di criticità da te […]