(ANSA del 18 giugno 2015, ore 12:23) – “Il messaggio di Papa Francesco aggiunge un approccio morale, tanto necessario per il dibattito sul clima.
Il cambiamento climatico non è più solo una questione scientifica: è sempre più una questione morale ed etica.
Esso colpisce le vite, i mezzi di sussistenza e i diritti di tutti, in particolare delle comunità povere, emarginate e vulnerabili“.
Questo il commento di Yolanda Kakabadse, presidente del Wwf Internazionale, all’Enciclica “laudato sì”.
Yolanda Kakabadse
“Di fronte a questa sfida con la natura e la famiglia umana, dobbiamo rispettare la nostra casa comune e usarla con giudizio e con giustizia“, afferma Kakabadse.
“Solo riscoprendo la nostra solidarietà con l’altro, riducendo gli sprechi e adottando consumo e produzione sostenibili, possiamo salvare il pianeta, la sua vibrante diversità della vita e garantire un futuro prospero per tutti noi“.
Sull’argomento interviene anche la presidente del Wwf Italia, Donatella Bianchi.
Donatella Bianchi
Dedicando un’intera Enciclica alla cura della Casa comune, Bergoglio “indica l’ampiezza e l’urgenza dell’azione, esaminando nel dettaglio il legame tra la vita umana e i meccanismi biologici che la sostengono“, dichiara.
“Meccanismi biologici che si sono raffinati in milioni e milioni di anni vengono distrutti per appetiti a breve termine di pochi.
Si lede il diritto a un pianeta prospero e abitabile per le future generazioni. Ci auguriamo davvero che l’alto messaggio del Papa – conclude – smuova i cuori di tutti, a partire da quelli di chi ci governa“.