L’economista politico italiano Riccardo Petrella è attivamente impegnato nello studio della tematica dell’acqua come diritto alla vita e bene comune. Riccardo Petrella Ha scritto al Presidente della Repubblica la seguente lettera che è stata pubblicata con questo titolo il 10 giugno 2015 su “Il Manifesto”. Gentile Signor Presidente On. Sergio Mattarella, il 12 e13 giugno del 2011, 27 milioni di cittadini hanno detto chiaramente e con immenso entusiasmo (la democrazia può essere felice), «no al profitto con l’acqua potabile», abrogando la norma che stabiliva la determinazione della tariffa per l’erogazione dell’acqua, contro la remunerazione del capitale investito dal gestore. Gli italiani hanno coerentemente escluso che l’accesso al diritto umano all’acqua potabile e per l’igiene, riconosciuto come tale dalla risoluzione del 28 luglio 2010 dell’Assemblea Generale dell’Onu, fosse fonte di lucro. È vero che i gruppi sociali dominanti del mondo del business e della politica sono riusciti a ridurre l’acqua per la vita ad una merce, ma gli italiani hanno rotto la tendenza e sono sempre più numerose le città in tutto il mondo che ripubblicizzano i servizi idrici o resistono alla mercificazione della vita. E milioni di cittadini hanno detto «sì all’acqua pubblica», abrogando la norma che consentiva di affidare la gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica a soggetti scelti consentendo la gestione “in house” solo ove ricorrevano situazioni del tutto eccezionali, che non permettevano un efficace ed utile ricorso al mercato. Gli italiani hanno, invece, affermato il diritto all’esistenza della gestione pubblica dei servizi pubblici locali (non solo, quindi dell’acqua) e non a titolo eccezionale. Nel contesto del referendum e del dibattito pluridecennale sull’acqua, l’opzione per la molteplicità delle forme di gestione è stata una chiara e possente affermazione della scelta degli italiani in favore della gestione pubblica. Ebbene, sono passati quattro anni interi, e gli esiti dei due referendum sono rimasti totalmente disattesi da parte delle istituzioni pubbliche dello […]