L’articolo pubblicato con questo titolo l’11 giugno 2015 sul sito “Argav” ci informa sul testo approvato dal Parlamento Europeo sulla futura politica in materia di biocarburanti e al cambiamento indiretto di destinazione d’uso del terreno (ILUC).
Il Parlamento europeo ha votato il testo di compromesso sulla futura politica in materia di biocarburanti e al cambiamento indiretto di destinazione d’uso del terreno (ILUC).
Fissati i massimali
Il testo di compromesso accettato dagli eurodeputati, dal Consiglio e dalla Commissione europea include una proposta sulla quantità di biocarburanti derivati da colture agricole da poter utilizzare per rispondere all’obiettivo dell’UE in fatto di carburanti rinnovabili per i trasporti.
Esso fissa un massimale del 7% nel caso dei carburanti per i trasporti ottenuti da colture agricole invece del limite del 5% proposto dalla Commissione europea e stabilisce obiettivi dello 0,5% per i biocarburanti avanzati a livello europeo e nazionale, che non sono però obbligatori.
Quest’ultimo aspetto rischia di rappresentare un punto debole nella creazione di un quadro stabile in materia, anche al fine di permettere investimenti e incoraggiare lo sviluppo commerciale del settore, parallelamente ai biocarburanti ottenuti da seminativi.
Cambiamento indiretto di destinazione d’uso del terreno
Sulla questione, l’Organizzazione agricola UE Copa-Cogeca ha dichiarato di opporsi al mantenimento del cambiamento indiretto di destinazione d’uso del terreno (ILUC) nei provvedimenti legislativi poiché i modelli utilizzati come base per introdurre i valori ILUC nelle comunicazioni che i fornitori di combustibili debbono fare agli Stati Membri sono inaccettabili e non hanno basi scientifiche.
Per di più non sono stati concordati a livello internazionale. Il modello non è adeguato per valutare in maniera precisa l’entità del cambiamento di destinazione d’uso dei terreni nei Paesi extracomunitari e delle conseguenti emissioni di gas a effetto serra, a causa di errori rilevanti nei dati e di problemi significativi di metodologia.
La legislazione dovrebbe ora entrare a far parte del diritto comunitario.