L’articolo che segue, pubblicato il 5 giugno 2015 sul sito “Blog Sicilia”, fa sapere la reazione delle associazioni ambientaliste Greenpeace, Legambiente e WWF alla sentenza del TAR del Lazio sul progetto “Offshore Ibleo” (vedi http://www.vasonlus.it/?p=15436&preview=true). Greenpeace, Legambiente e WWF hanno deciso di appellarsi alla decisione del TAR del Lazio di respingere il loro ricorso contro il progetto di trivellazione in mare conosciuto come “Off-shore Ibleo” di ENI ed Edison. Il progetto prevede otto pozzi, di cui due “esplorativi”, una piattaforma e vari gasdotti al largo della costa delle province di Caltanissetta, Agrigento e Ragusa. Associazioni ambientaliste e amministrazioni locali avevano presentato un ricorso al TAR contro questo progetto, di cui è stata sancita la compatibilità ambientale senza che venissero nemmeno definiti – e tanto meno valutati – gli scenari di rischio rilevante e le possibili conseguenze. La sentenza del TAR conferma invece che nel nostro Paese attività pericolose come le trivellazioni in mare possono essere autorizzate senza alcuna valutazione dei rischi più rilevanti e dei conseguenti impatti ambientali. Secondo le associazioni ambientaliste, due capisaldi del ricorso non sono stati presi in dovuta considerazione. Con il primo si contestava il progetto di ENI ed Edison come non assentibile, per la presenza nell’area di habitat prioritari, dunque in violazione del DM 184/07. Con il secondo si contestava la decisione presa nel 2010 dai ministeri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente, con la quale il progetto era stato sospeso anziché archiviato, essendo intervenuto nel frattempo un preciso divieto di legge relativo alla distanza di queste attività dalla costa: il limite delle 12 miglia fissato dal cosiddetto “decreto Prestigiacomo”. Il progetto originario, peraltro, non prevedeva la realizzazione di una piattaforma offshore. Le deroghe sopravvenute con il “decreto Sviluppo” dell’allora ministro Passera non possono applicarsi, anche secondo il parere del Consiglio di Stato, a una […]