L’articolo di Enzo Di Salvatore è stato pubblicato il 22 maggio 2015 su “Abxo Demos e Contemporaneità” e poi ripubblicato il 28 maggio 2015 su “A Sud”: ci aggiorna sui provvedimenti attuativi del decreto “Sblocca Italia”, facendone una valutazione tecnico-giuridica. Il nuovo disciplinare tipo – adottato con decreto del Ministro dello sviluppo economico del 25 marzo 2015 (pubblicato sulla G.U. del 6 maggio 2015) – dà attuazione all’art. 38 dello Sblocca Italia: esso reca, al contempo, una disciplina transitoria delle attività di ricerca e di coltivazione degli idrocarburi e una disciplina di tali attività da esercitare sulla base del nuovo «titolo concessorio unico», destinato a sostituire i vecchi titoli minerari (permessi di ricerca e concessioni di coltivazioni). I dubbi di legittimità che emergono sono principalmente due e concernono: A) l’immediata operatività delle nuove norme dello Sblocca Italia sul «titolo concessorio unico»; B) il ruolo della Regione nel procedimento amministrativo. A) Il decreto ministeriale – che sostituisce il precedente disciplinare tipo del 4 marzo 2011 – si applica ai titoli minerari vigenti, ai procedimenti in corso e a quelli attivati successivamente alla data di pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale. A tal riguardo si danno tre ipotesi: 1) chi già possiede un permesso di ricerca o una concessione di coltivazione – rilasciati dopo il 2006 – può chiedere al Ministero dello sviluppo economico che il suo vecchio titolo sia convertito nel nuovo «titolo concessorio unico»; 2) chi non ha ancora un titolo, ma ha già avviato un procedimento per il rilascio di un permesso o di una concessione, può chiedere che il procedimento in corso si converta nel nuovo procedimento previsto dallo Sblocca Italia per il rilascio del «titolo concessorio unico»; 3) chi non ha alcun titolo può chiedere che gli venga rilasciato il nuovo «titolo concessorio unico». Per […]