L’articolo di Umberto Mazzantini, che si occupa soprattutto di biodiversità e politica internazionale e collabora con La Nuova Ecologia ed ElbaReport, è stato pubblicato con questo titolo il 22 maggio 2015 su “Greenreport”: costituisce una cruda presa d’atto ed una conseguente riflessione su quanto sta accadendo in Siria ed Iraq. Umberto Mazzantini Quello che sorprende di più è lo stupore per quello che sta succedendo tra Siria ed Iraq, dove lo Stato Islamico/Daesh conquista una città dopo l’altra ed ha ormai realizzato il sogno di Osama bin Laden: un califfato nel cuore del Medio Oriente che marca un’alterità, anche feroce, con l’occidente secolarizzato e corrotto ma trasfigurato in una nuova legione di crociati. Sorprende che nessuno faccia finta di sapere da dove vengono i tagliagole neri del Daesh, che i kurdi dicono essere armati e finanziati dalla Turchia e gli sciiti e Teheran (ma anche Hillary Clinton) dicono essere una creatura degli Usa e dei sauditi scappata di mano. Sorprende che oggi ci si accorga che una guerra, anzi due, scatenate in Iraq dalla famiglia Bush contro la dittatura del sunnita Saddam Hussein per mettere le mani sui giacimenti petroliferi abbiano portato al potere la maggioranza sciita. Sorprende che non ci si accorga che la guerra per procura in Siria contro una dittatura sciita/alauita, attuata armando le milizie islamiste dichiaratamente legate ad Al Qaeda, abbia creato piccoli e grandi califfati sunniti che vogliono disfarsi di Bashir al Assad ma anche dei suoi alleati cristiani e palestinesi. Sorprende che si continui a dire che lo Stato Islamico Daesh finanzia il suo potere gerarchico e clientelare, il suo Stato sociale del terrore e dell’obbedienza settaria, con i proventi del contrabbando del greggio e dei prodotti petroliferi raffinati, ma che poi non si faccia niente per tagliare strade ed oleodotti che […]