Il seguente articolo di Riccardo Chiari, pubblicato con questo titolo il 10 maggio su “Il Manifesto”, ci informa dell’allarme lanciato dall’urbanista Vezio De Lucia. Quello che è uscito dalla porta può rientrare dalla finestra. E deve preoccupare la prospettiva che la legge urbanistica e il piano del paesaggio della Toscana, salutate da generali apprezzamenti e segnalate anche da New York Times e Newsweek, rischino di diventare lettera morta. L’allarme arriva da Vezio De Lucia, che all’assemblea della Rete dei comitati per la difesa del territorio e dell’ambiente avverte del pericolo: “In commissione alla Camera c’è una nuova legge sul governo del territorio che, su input del governo, dovrà essere giuridicamente sovraordinata alle normative regionali”. La rivelazione dell’esperto urbanista strappa il velo dell’ipocrisia di un Pd che, fino all’ultimo, aveva cercato di sterilizzare le prescrizioni adottate da Anna Marson per tutelare “dinamicamente” la carta d’identità presentata dalla Toscana nel mondo. “Noi abbiamo apprezzato le novità legislative apportate dalla giunta di Enrico Rossi grazie al lavoro dell’assessore Marson – tira le somme Alberto Asor Rosa – ma la legge urbanistica in discussione a Montecitorio nega i risultati ottenuti, anche grazie al lavoro fatto dai comitati, dai provvedimenti regionali”. Questo basta e avanza, osserva Asor Rosa, per denunciare il progressivo restringimento degli spazi di democrazia, a tutti i livelli. E per rivendicare l’importanza del neo ambientalismo non di élite intellettuali ma che parte e si sviluppa “dal basso”. Nelle forze vive di una cittadinanza attiva che si mobilita, approfondisce, segnala le criticità, e propone soluzioni alternative per una vivibilità sempre da riconquistare, di fronte alla filosofia delle “grandi opere inutili” terribilmente impattanti per l’ambiente e per la salute dei cittadini. A riprova, la Rete continua a denunciare alcune “criticità epocali”. Dal nuovo aeroporto incastrato tra Firenze e altre città come Prato, Sesto […]