Primo maggio 2015 giornata di festa ma anche di lotta in difesa dei diritti di tutti popoli del mondo. Mai come quest’anno la ricorrenza del 1° maggio assume un significato particolare. Il 1° maggio nasce dalla consapevolezza collettiva che, in difesa dei diritti di chi lavora e non, sia necessario mantenere alta la guardia e continuare la lotta. È trascorso più di un secolo da quel lontano 20 luglio 1889 quando a Parigi, durante il Congresso della Seconda Internazionale, fu deciso di stabilire il 1° maggio come giornata di lotta per l’emancipazione. Una scelta simbolica per ricordare il 1° maggio 1886 quando a Chicago una imponente manifestazione operaia fu repressa nel sangue. Nonostante l’incedere degli eventi, lo sviluppo della Società e del progresso, i problemi del lavoro restano in gran parte immutati e in gran parte irrisolti (licenziamenti, sfruttamento, schiavitù, salari da fame, discriminazione razziali e di genere, non solo sul piano salariale, restano all’ordine del giorno). Nel nostro Paese nel corso degli anni abbiamo assistito al progressivo restringimento dei diritti e al continuo attacco proprio a quella Costituzione che ha come riferimento la Repubblica fondata sul lavoro. Per questo non vogliamo solo festeggiare e ricordare il 1° maggio ma continuare a restare vigili e a lottare perché quei diritti così duramente conquistati con costi umani altissimi e indicibili siano difesi e protetti dagli attacchi quotidiani portati avanti dai governanti e dai loro tradizionali alleati, padroni, di tutte le specie. Guido Pollice Presidente Verdi Ambiente e Società