Riceviamo e volentieri pubblichiamo il seguente articolo sulla lotta ai cartelli in Europa e in Italia ed il ruolo della società civile, scritto da Mario Lettieri, già sottosegretario all’Economia nel Governo Prodi tra il 2001 ed il 2006, e da Paolo Raimondi, economista e docente universitario. VAS ne condivide totalmente la chiusa. (da sinistra) Mario Lettieri e Paolo Raimondi Fin dal suo inizio l’Unione europea ha sempre combattuto la formazione di cartelli tra banche, assicurazioni, imprese ed altri attori economici. Insieme ai monopoli e agli oligopoli, i cartelli rappresentano una vera minaccia al corretto funzionamento del mercato. Certe imprese, per fissare e alzare i prezzi o per dividersi il mercato in modo da avere posizioni dominanti o di monopolio, deformano la sana concorrenza creando dei cartelli, cioè delle alleanze e degli accordi segreti con alcuni concorrenti. Simili comportamenti distorcono il mercato e bloccano le innovazioni tecnologiche e i miglioramenti della stessa qualità dei prodotti. Di conseguenza i consumatori pagano di più per prodotti e servizi di qualità più bassa. I cartelli contengono i semi della corruzione e della manipolazione occulta non solo dei prezzi e, a lungo andare, possono sollecitare anche infiltrazioni del crimine organizzato. Perciò decisivo è il ruolo delle agenzie di vigilanza e antitrust. Spesso esse si trovano di fronte a sfide continue e ardue. Come nella lotta all’AIDS, anche il virus della manipolazione dei prezzi e la formazione dei cartelli mutano continuamente. Occorre, quindi, avere degli strumenti di indagine, di deterrenza e di repressione sempre più precisi ed efficaci. Negli anni in Europa le multe applicate contro i cartelli e le deformazioni del mercato sono cresciute di valore. Nel 2014 sono state di circa 2 miliardi di euro. Ciò sta ad indicare che sotto il tappeto si nasconde molta illegalità. Forse crescente. In Italia nel […]