(da Greenreport.it del 20 marzo 2015) – Il 22 marzo si celebra il World water day e l’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva ha realizzato per il decimo anno consecutivo un’indagine sui costi sostenuti dagli italiani per il servizio idrico integrato nel corso del 2014 e sottolinea che il costo dell’acqua è ancora in aumento: «+6,6% rispetto al 2013 e +52,3% rispetto al 2007. Nel 2014 una famiglia italiana ha speso in media € 355 per il servizio idrico integrato, ma ormai in molte zone del Paese più di quanto si spenda in media per l’energia elettrica (€ 513 annui). Le regioni centrali si caratterizzano per tariffe più alte con 468 euro annuali. Le principali variazioni rispetto al 2013 si riscontrano nell’area settentrionale (+6,8%), segue l’area centrale (+6,3%) e quindi quella meridionale (+3,1%)». Fra i capoluoghi di provincia, le città più care sono le toscane: Firenze, Pistoia e Prato con 563 euro, seguono Grosseto e Siena con 562. Il primato positivo va ad Isernia con 120 euro, come nel 2013, segue Milano con i suoi con 136 euro (+8,7%), mentre Latina e Cuneo, con +17%, sono i capoluoghi dove ci sono stati gli aumenti più forti nel 2014. Secondo Cittadinanzattiva la regione dove l’acqua costa di più è la Toscana, con una spesa media annua di 526 euro e il 5,6% in più rispetto al 2013 e 7 delle 10 città più costose sono toscane. Ma è un po’ tutta l’Italia centrale a far pagar cari i servizi idrici: le Marche sono a 451 euro pro-capite all’anno, con un +5,1%, l’Umbria a 439 euro ed a + 4,3%. Sulle 10 città più economiche, 5 sono capoluoghi delle regioni settentrionali. Se si prendono in considerazione le singole componenti del servizio idrico integrato, la tariffa più alta per il servizio di acquedotto è a Reggio […]