Riceviamo e volentieri pubblichiamo il seguente Comunicato Stampa della Rete Campana per la Civiltà del Sole e della Biodiversità.
COMUNICATO STAMPA del 01.03.2015
Venerdì 28 febbraio 2015, dalle ore 16,00 alle 18,30, in una gremita Sala Giunta di Palazzo S. Giacomo, si è tenuta l’iniziativa “Antonio D’Acunto, ingegnere napoletano: la buona politica”, con la quale la Rete Campana per la Civiltà del Sole e della Biodiversità ha commemorato il suo Presidente, scomparso due mesi fa all’età di 74 anni.
Il Vice Sindaco ed Assessore all’Ambiente, Tommaso Sodano, ha ricordato D’Acunto ed ha comunicato che l’Amministrazione Comunale, come segno di omaggio verso questa grande figura di ambientalista che tanto ha fatto per Napoli e per la Campania, ha deliberato di intitolargli il nuovo “eco-parco didattico” , in via G.A. Campano a Marianella, per far conoscere e apprezzare le energie rinnovabili per le la cui diffusione egli si è battuto.
È poi intervenuto il Sindaco Luigi de Magistris , ricordando la statura umana e civile di D’Acunto, ed ha consegnato ai suoi tre figli una medaglia e una targa, dedicata a “un uomo perbene, generoso, determinato, intellettuale ricco di passione civile e sociale; gran combattente di lotte in difesa dell’ambiente e per lo sviluppo dei territori e di comunità più vivibili”.
Introdotti da Anna Maria Cicellyn Comneno, Vice Presidente della RCCSB, si sono poi susseguiti gli interventi programmati, ognuno dedicato a tratteggiare un periodo dell’intensa vita ed attività di Antonio D’Acunto, così da poterne delineare un’efficace ritratto complessivo da lasciare a tutti, ed in particolare ai più giovani, come esempio concreto di “buona politica”.
Si è partiti dagli anni in cui è stato responsabile della Centrale ENEL di Vigliena, sempre attento ai diritti del lavoratori ed all’impatto ambientale delle fonti fossili ed autorevole e combattivo esponente all’interno del PCI, che stava invece sposando la scelta nucleare – come hanno ricordato Lanfranco Polverino (segr. Gen. Campania, Filctem CGIL) e Paolo Nicchia (Assise di Bagnoli).
Sono poi seguiti il ricordo del suo impegno sulla protezione civile dopo il terremoto del 1980 (col sen. Giuseppe Luongo, già Direttore dell’Osservatorio Vesuviano) e della sua profetica iniziativa eco-sociale con la Lega per la valorizzazione del Centro Antico di Napoli, poi confluita in quella Lega per l’Ambiente di Napoli, di cui egli fu fondatore e vulcanico dirigente (grazie a Ferdinando Di Mezza, già dirigente di Legambiente ed assessore al Comune di Napoli, e Nicola Lamonica, Coord.re VAS Campania).
Erano gli anni ’90 quando D’Acunto fu eletto Consigliere regionale della Campania per i Verdi Arcobaleno, un’esperienza esaltante d’impegno per la salvaguardia dell’ambiente naturale ma anche a tutela dei diritti, del lavoro e delle risorse artistiche e culturali della regione, come ricordato da Maria Leonelli (Legambiente), che ha citato anche le importanti leggi approvate, di cui egli fu promotore, fra cui quella sui parchi, sui rifiuti, sulla protezione civile e sugli animali d’affezione.
Ermete Ferraro (vice presidente RCCSB) ha ricostruito gli anni successivi, che hanno visto la nascita dell’attiva associazione Verdarcobaleno , poi confluita in VAS (Verdi Ambiente e Società), il cui circolo napoletano e Coordinamento Campania sono stati promotori, dal 1998 ad oggi, di molteplici iniziative di lotta (contro la marginalità delle periferie, i piani speculativi sull’area ovest ed est di Napoli, l’inquinamento elettromagnetico, il rischio amianto, gli alimenti transgenici, la nuclearizzazione e militarizzazione del territorio e del mare) ma soprattutto di tante proposte alternative (educ. ambientale, valorizzazione delle risorse culturali, decentramento per una Napoli policentrica, salvaguardia della biodiversità, tutela della risorsa boschiva e di quella marina, alimentazione sana, ecopacifismo).
L’impegno instancabile e profetico per portare avanti la proposta di legge popolare su “Cultura e diffusione dell’energia solare in Campania” – di cui era estensore e primo firmatario – è stato ricordato da Antonio Locoteta (esecutivo RCCSB), che ha sottolineato come le 13.000 firme raccolte e l’approvazione unanime da parte del Consiglio Regionale della Campania della L.R. n.1/2013 sono dovute alla lungimiranza e tenacia di chi ha guidato il Comitato promotore e l’attuale Rete Campana per la Civiltà del Sole e della Biodiversità.
Questa rete associativa, anche dopo la morte di D’Acunto, prosegue la sua battaglia, nell’intento di far finalmente attuare una legge d’importanza storica, ma anche di diffonderne i principi di quella filosofia della “Civiltà del Sole” cui essa è s’ispira, e di cui egli è stato il profeta.
UFFICIO STAMPA R.C.C.S.B. > Ermete Ferraro (ermeteferraro@alice.it )