La questione dello Zoo di Napoli all’Assise di Bagnoli

COMUNICATO STAMPA del 23 febbraio 2015 

La questione dello Zoo di Napoli all’Assise di Bagnoli

 

Il 21 febbraio 2015 si è tenuta nella sede del centro culturale ‘Plinio 21’ di Napoli una riunione dell’Assise di Bagnoli alla quale hanno partecipato diverse sigle dell’associazionismo ambientalistico napoletano tra le quali anche ‘Verdi, Ambiente e Società’ , rappresentata da Dott. Vet. Michele Di Gerio, per discutere sui temi politici e ambientali dell’area ovest della città.

Paolo Nicchia e Massimo Di Dato hanno esaminato le problematiche riguardanti l’area ex Nato e quella della Città della Scienza mentre Michele Di Gerio ha riproposto la questione relativa allo zoo.

Nel corso del suo intervento, Di Gerio, ha messo in evidenza la ferma posizione della sua associazione nei riguardi dell’esistenza stessa degli zoo, peraltro già espressa in altri incontri:

“No a qualsiasi forma di reclusione degli animali e lottare per la chiusura degli zoo”, inoltre ha affermato: “Esiste uno stato di stagnazione e rassegnazione riguardante la lotta per la chiusura dello zoo caratterizzato da una ridotta partecipazione di molte associazioni animaliste napoletane che purtroppo non hanno mai assunto una ferma posizione. Anche se il cammino per giungere alla chiusura definitiva dello zoo appare difficile, la presenza di un elevato numero di associazioni potrebbe produrre risultati positivi”, aggiungendo: “Una società che si autodefinisce civile ed evoluta non può accettare nel modo più assoluto la segregazione forzata degli animali all’interno di luoghi diversi dal loro habitat naturali”.

Per riaprire la questione dello zoo ed intraprendere una nuova campagna di sensibilizzazione, il rappresentante dei VAS ha proposto di organizzare, insieme ad altre associazioni e a politici, un sopralluogo per valutare le reali condizioni delle specie e delle strutture -recinti, gabbie, fosse cementate e ambienti acquatici- dove gli animali sono costretti a vivere.

Infine, dal confronto tra le diverse associazioni è emersa l’esigenza di conoscere non solo le reali condizioni economiche della società che gestisce lo zoo, ma anche il flusso di denaro proveniente dai biglietti e dagli sponsor, necessari a sostenere le spese per la manutenzione delle strutture, l’alimentazione e la cura degli animali.

Infatti, un nuovo fallimento causerebbe ulteriore sperpero di denaro pubblico.

 

Ufficio Stampa VAS Napoli – 349 3414190 (Ermete Ferraro)

http://www.vascampania.net

 

 

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