In un momento particolare come questo in cui ad essere messo in discussione è il diritto o meno di fare critica, che l’art. 21 della nostra Costituzione consente di fare nelle forme e nei modi ritenuti più opportuni e non solo quindi attraverso vignette satiriche, l’accusa di “istigazione pubblica a commettere delitti” che è stata rivolta allo scrittore Erri De Luca, rinviato a giudizio per aver detto che la TAV Torino-Lione va sabotata, ci appare estremamente significativa per la sua estrema contraddizione. Della controversa questione della TAV in Val di Susa su questo sito sono stati pubblicati in ordine cronologico di tempo i seguenti articoli. La Lyon-Turin non si può fare – articolo pubblicato il 13 ottobre 2014 (http://vasonlus.it/?p=7943) Tav, quasi triplicati i costi si spacca il fronte del sì “Allora fermiamo i lavori” – articolo pubblicato il 3 novembre 2014 (http://vasonlus.it/?p=8521) Il Governo è diviso, si prepara lo scontro sul Tav Torino-Lione – articolo pubblicato il 5 novembre 2014 (http://vasonlus.it/?p=8521) Alta velocità, sabotaggio dell’intelligenza – articolo pubblicato il 29 dicembre 2014 (http://vasonlus.it/?p=8615) Proseguiamo il dibattito pubblicando due articoli dello scrittore Erri De Luca: oltre a questo l’altro è intitolato “Prigionieri di una grande opera”. L’articolo seguente di Pietro Raitano è stato pubblicato il 7 gennaio 2015 sul sito “altra economia” con questo titolo ed il seguente sottotitolo: “Il 28 gennaio 2015 l’udienza a Torino”. L’articolo è preceduto dalla seguente premessa: Alcune dichiarazioni del settembre 2013 fanno scattare per lo scrittore napoletano una denuncia da parte della società francese che realizza la Torino-Lione. L’accusa è “istigazione pubblica a commettere delitti” per aver detto che la TAV va sabotata. “Ma chi è davvero minacciato dall’incriminazione che mi è stata rivolta è l’articolo 21 della Costituzione. E se verrò condannato, non ricorrerò in appello. Sulla vicenda il 14 gennaio esce “La parola contraria”: la nostra intervista esclusiva. […]