Articolo pubblicato il 10 dicembre 2014 sul sito htpp://www.casaeclima.com.
Potrebbe essere la ‘creatura’ più piccola di Zaha Hadid, di certo è quella più contestata.
Zaha Hadid
Usiamo il condizionale perché bisognerà attendere il 20 gennaio per sapere se il Comitato di pianificazione dei quartieri londinesi di Kensigton e Chelsea la approverà.
Non si tratta di un’opera architettonica, o almeno non per come la si intende tradizionalmente, perché la struttura curvilinea (in perfetto stile Hadid) e scintillante che ricorda un nastro intrecciato non è una struttura abitabile ma sarà un manifesto pubblicitario.
L’architettura a servizio della pubblicità.
Ma le polemiche non muovono tanto da questioni ‘morali’- anche perché non è così raro che le archistar si ‘concedano’ ai colossi dell’advertising, basti pensare che la società JCDDecaux che ha commissionato a Zaha Hadid la scultura vanta nel suo portfolio collaborazioni con Peter Eisenman, Robert Stern, Gae Aulenti, Philippe Starck e Lord Norman Foster- quanto piuttosto sulla presunta ‘bruttezza’ dell’opera e sulla sua pericolosità.
Una distrazione per gli automobilisti?
La struttura infatti dovrebbe sorgere sul lato sud di West Cromwell Road, una delle strade principali e maggiormente trafficate di Londra, che dall’aeroporto di Heathrow conduce in centro città.
Il rischio quindi è che l’iconica scultura, che di certo non passerebbe inosservata, potrebbe distrarre gli automobilisti causando rallentamenti, disagi alla viabilità ed incidenti.
In seconda battuta, occuperebbe gran parte del marciapiede, limitando o comunque influenzando anche il passaggio pedonale.
Su questo punto, però, l’archistar non ci sta e ci ha tenuto a ribadire che la sua opera sarebbe in realtà più sottile e meno ingombrante del cartellone pubblicitario al posto del quale dovrebbe essere istallata.
Il progetto presentato prevede infatti una struttura ‘monoscocca’ che integra telaio in acciaio e pannelli di facciata in un unico guscio, dalle linee sottili.
“La forma prevede un involucro – si legge nel comunicato stampa diffuso dallo studio Zaha Hadid – che come un nastro si attorciglia attorno a un display luminoso nel quale verrà proiettata la schermata pubblicitaria (di un noto marchio di orologi), andando di fatti a rivoluzionare il tradizionale formato rettangolare.”
Non solo pubblicità
Oltre a mostrare lo spot pubblicitario lo schermo verrà usato anche per promuovere messaggi di sicurezza e aggiornamenti sulla viabilità, così come per promuovere lavori di artisti, designer e architetti del luogo.
Riqualificare un’area abbandonata e priva di identità
La struttura sarà anche il primo passo, ribadisce l’archistar, per riqualificare un’area abbandonata e degradata, poco valorizzata e priva di identità.
Bisognerà vedere se anche i cittadini, finora piuttosto polemici, se ne convinceranno.