Articolo di Valentina Lupia pubblicato l’8 dicembre 2014 su “roma.repubblica.it”.
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Non si arrestano le proteste dei proprietari dei banchi di piazza Navona, dove il Municipio ha stabilito nuove regole per il tradizionale mercato della Befana.
In base a quanto stabilito dal bando del minisindaco Sabrina Alfonsi, infatti, per motivi di decoro nella piazza sarebbero state rilasciate solo 60 autorizzazoni per gli standi invece delle vecchie 115.
Un provvedimento che non è piaciuto agli ambulanti che, per protesta, non si sono presentati negli uffici del municipio per ritirare le concessioni.
E oggi hanno organizzato un flash mob.
“Ci siamo riuniti questa mattina – spiegano alcuni commercianti – per dare vita a un sit-in contro l’amministrazione comunale e il Municipio“.
I pochi banchi aperti in piazza Navona per il tradizionale mercato della Befana hanno dunque abbassato le saracinesche e anche la classica giostra con i cavalli è stata fermata.
Gli ambulanti hanno poi improvvisato un “corteo funebre” tra gli sguardi stupiti dei turisti.
Con tanto di finto prete e bara di cartone, i venditori hanno fatto il giro della piazza salutando “gli stand che quest’anno durante il periodo delle feste verranno a mancare“.
“Ho parlato con un turista belga ed è rimasto sconvolto quando gli ho spiegato le motivazioni della protesta – ha spiegato Luciano Ingrassìa, che lavora in un banco di dolciumi – Questa piazza è sempre stata un luogo di incontro, durante il Natale e l’Epifania, il sindaco vuole rubare ai romani un momento di festa sbandierando la parola decoro“.
Ma il primo cittadino replica: “Per piazza Navona devono valere le stesse regole di legalità che questa città non ha mai voluto far rispettare“.
E poi Marino ha aggiunto: “Quest’estate abbiamo avuto le proteste dei ristoratori perché abbiamo deciso di far rispettare la legge sull’occupazione del suolo pubblico. Noi ci teniamo che ci sia il commercio ma tutto deve avvenire all’interno della legalità e della trasparenza“.