Articolo di Chiara Spegni pubblicato con questo titolo il 18 novembre 2014 sul sito htpp://www.ansa.it. Stop agli sprechi alimentari: largo a lezioni di chef alle prese con gli ‘avanzi’, recupero degli scarti di cibo in bar e ristoranti, riuso di olio da frittura per produrre saponette. Sono solo alcuni esempi delle 5.643 eco-azioni attese in Italia in occasione della ‘Settimana europea per la riduzione dei rifiuti’ (Serr), in calendario dal 22 al 30 novembre. Un impegno record rispetto alle oltre ottomila eco-azioni finora registrate a livello europeo e non solo. La Serr supera i confini Ue e conquista Repubblica Domenicana, Islanda, Andorra, Bosnia Erzegovina, Montenegro e Serbia. “Il tema di quest’anno è come smettere di sprecare cibo: con gli avanzi cerchiamo di riempire la pancia, non i bidoni della spazzatura!” è lo slogan ripreso dal commissario Ue all’ambiente, Karmenu Vella, che invita tutti a partecipare alle iniziative della Serr. Karmenu Vella E gli italiani brillano per attivismo: al primo posto c’è la Lombardia, seguita da Piemonte, Campania e Sicilia. Con lo sguardo rivolto a Expo2015, l’evento clou sarà il lancio il 24 della ‘Carta di Bologna’, promossa dal ministero dell’ambiente. “Sono dieci azioni concrete di contrasto a livello internazionale dello spreco alimentare” spiega Andrea Segrè, presidente del Comitato tecnico scientifico per la lotta agli sprechi alimentari, che coordinerà i lavori della conferenza di alto livello a Bologna con i ministri dell’ambiente e dell’agricoltura, Gian Luca Galletti e Maurizio Martina, e il direttore della Fao, José Graziano da Silva, in occasione del semestre di presidenza dell’Ue. Andrea Segrè La partecipazione da record dell’Italia alla Serr “dimostra che i cittadini hanno voglia di impegnarsi per una gestione corretta dei rifiuti” spiega Roberto Cavallo, presidente di Aica, responsabile della segreteria organizzativa della Serr in Italia. Roberto Cavallo Una massiccia opera […]