Pubblichiamo il terzo degli articoli dedicati al Disegno di Legge del Ministro Lupi. Si tratta del contributo inviato al Ministro Lupi da Silvia Viviani, Presidente Nazionale INU, pubblicato con questo titolo il 10 novemebre 2014 su Eddyburg con la seguente premessa. “Contributo inviato al Ministro Lupi da Silvia Viviani, Presidente Nazionale INU. Un documento interessante per una riflessione sul ruolo attivo (e negativo) che l’INU ha assunto nel processo di assoggettamento dell’Italia all’egemonia del finanzcapitalismo”. Silvia Viviani Riflessioni sulla materia e indicazioni sul testo di legge proposto Premesse Nell’esprimere apprezzamento per il tentativo di promuovere finalmente l’approvazione di una legge quadro sul governo del territorio – attesa da numerosi decenni, di seguito vengono svolte alcune considerazioni. In generale, nel disegno di legge (ddl) in materia di governo del territorio, si riconosce l’esito di un ventennio di riforme, promosso dall’INU (Congresso di Bologna, 1995). Il ddl fornisce alle Regioni la opportuna “copertura”, relativamente a questioni come la perequazione urbanistica, la compensazione, la scomposizione del piano in componenti strutturali e operative. Nel merito del portato del ddl, però, si ravvisano elementi critici, sia di sostanza che di forma. Si deve rilevare che, al di là dei titoli (Titolo I: Principi fondamentali in materia di governo del territorio, proprietà immobiliare e accordi pubblico privato”, Titolo II “Politiche urbane, edilizia sociale e semplificazione in materia edilizia”) e della finalità generale (la legge intende occuparsi dell’intero territorio che “in tutte le sue componenti, costituisce bene comune, unitario e indivisibile”), mancano i contenuti fondamentali per il governo di tutte le componenti del territorio: insediamenti e infrastrutture, paesaggio e beni architettonici, aree agricole, aree naturali da tutelare, assetto idrogeologico e prevenzione da eventi sismici. Il ddl enuncia principi giuridici generali (sussidiarietà, adeguatezza, differenziazione, consensualità, partecipazione, proporzionalità, concorrenza, leale collaborazione, semplificazione e non aggravamento dei procedimenti) ma affronta prevalentemente il […]