Il governo pone la questione di fiducia sul decreto Sblocca Italia (che deve essere convertito entro l’11 novembre) e il M5S organizza un corteo per celebrare metaforicamente il funerale dell’Italia.
”ll decreto #SbloccaItalia (per noi #SfasciaItalia) – scrive Roberto Fico su Facebook – è un biglietto di sola andata per la Grecia, il primo di una serie di decreti che devasteranno completamente l’ambiente e toglieranno ai cittadini ogni sovranità decisionale sul territorio, diritto di parola e salute. Le conseguenze economiche e sull’occupazione le vedremo da qui ai prossimi anni e ci vorranno decenni per riprenderci dalla devastazione”.
“Nonostante la presentazione del nostro #AttivaItalia, il governo è andato avanti per la sua strada: acqua privatizzata, trivellazioni e fonti fossili, false bonifiche, cementificazione del territorio, grandi opere inutili e azzardate! Il Paese Italia è destinato al sacrificio e alla morte. Mercoledì 5 novembre dalle ore 13:00 in Piazza Montecitorio, ne celebriamo il funerale. Siete tutti invitati”, si conclude il messaggio del presidente della commissione di Vigilanza Rai.
L’invito è accompagnato da un manifesto on line che richiama gli annunci funebri: ‘Dopo cementificazioni selvagge e malgoverno si è spenta all’età di 153 anni la nostra amata Italia. Con dolore ne danno l’annuncio i cittadini‘.
Segue l’appuntamento per i funerali davanti a Montecitorio”.
Il feretro è stato portato a spalla dagli attivisti e, poi, anche da alcuni parlamentari come Andrea Cecconi, Alessandro Di Battista e il presidente della Vigilanza Rai, Roberto Fico: tutti portavano a spalla una bara che rappresenta lo Stivale e indossavano mantelli neri e fiori bianchi sulle giacche.
“Ti vogliamo ricordare come il Paese più bello del mondo”.
Con queste parole i suddetti deputati del Movimento 5 Stelle hanno salutato simbolicamente l’Italia in un finto funerale inscenato davanti a Montecitorio per protestare contro lo Sblocca Italia, su cui il governo ha chiesto in Senato il voto di fiducia.
“Le conseguenze economiche e sull’occupazione le vedremo da qui ai prossimi anni e ci vorranno decenni per riprenderci dalla devastazione” concludono i 5 Stelle.