L’Italia non è una colonia dei signori del petrolio“. Una posizione netta quella di Legambiente, Greenpeace e Wwf Italia contro il decreto Sblocca Italia con cui aprono il fronte anti-trivelle dando il via a un programma di mobilitazione “nei punti caldi” del nostro Paese, a cominciare dal sit-in davanti a Montecitorio che c’èì stato ieri e l’altro ieri. Già il 12 ottobre iniziative si sono svolte a Licata in Sicilia, poi il 17 a Siracusa, il 24 a Pescara e a Bari, e il 27 a Potenza. In particolare, le associazioni – nel corso di un confronto alla Camera, cui hanno preso parte anche esponenti di M5s e del movimento ‘No Triv’ – chiedono l’abrogazione dell’articolo 38 dello Sblocca Italia, oppure “profonde” modifiche al testo. “Il Governo Renzi, con l’art. 38, favorisce la nuova colonizzazione del nostro territorio e dei nostri mari da parte dell’industria petrolifera, invece di difendere l’interesse pubblico e uno sviluppo economico sostenibile.” Per Legambiente, Greenpeace e Wwf le norme in questione sono nel “solco di una strategia del ministero dello Sviluppo economico che tende a favorire gli interessi dei petrolieri“. Un approccio, dicono, “assolutamente perdente”. Green Italia-Verdi, allarme anti-trivelle Suona ”l’allarme anti-trivelle” e per sabato 18 a Roma sono ”convocati gli stati generali di comitati ‘No Triv’, associazioni ambientaliste, green economy e popolo inquinato”. Lo dicono Green Italia-Verdi Europei raccogliendo il ”grido di chi non vuole essere stritolato dalla politica energetica del Governo a trazione fossile”. ”Con noi gli esponenti delle maggiori associazioni ambientaliste, delle organizzazioni imprenditoriali del settore e i cittadini impegnati a difesa del proprio territorio – annunciano – si ritroveranno sabato 18 ottobre, al Teatro Due di Roma, per dire no al piano di trivellazioni del Governo, e sì invece ad un futuro energetico ‘carbon free’, alimentato da fonti rinnovabili e caratterizzato […]