Articolo pubblicato con questo titolo il 25 settembre 2014 sul sito www.greenreport.it. Secondo il National Snow and Ice Data Center (NSIDC) dell’università del Colorado – Boulder, anche quest’anno è proseguito il trend di diminuzione del ghiaccio marino Artico che il 17 settembre ha toccato il suo minimo annuale. L’NSIDC, che è sostenuto dalla Nasa, spiega che «Durante l’estate 2014, il ghiaccio marino artico si è sciolto fino a raggiungere 5,02 milioni di Km2 e la misurazione minima di quest’anno è simile a quella dello scorso anno e al di sotto della media 1981-2010 di 6,22 milioni di Km2». Walter Meier, un ricercatore del Goddard Space Flight Center della Nasa spiega che «La copertura di ghiaccio marino artico nel 2014 è la sesta più bassa registrata dal 1978. Walter Meier L’estate ha avuto un inizio relativamente fresco, ed erano assenti grandi tempeste o venti persistenti, che possono rompere il ghiaccio e aumentare la fusione. Ma anche con un anno relativamente freddo, il ghiaccio è molto più sottile di quanto non lo sia mai stato. È più suscettibile allo scioglimento. Questa estate, il Passaggio a Nord Ovest sopra il Canada e l’Alaska è rimasto coperto dal ghiacci. Un canale di acqua si è aperto ed allungato a nord della Siberia nel Mare di Laptev, raggiungendo oltre 85 gradi nord, che è la distanza più lontana raggiunta a nord nell’Oceano aperto dalla fine degli anni ‘70». Per misurare l’estensione del ghiaccio marino, gli scienziati comprendono aree che siano coperte dal ghiaccio per almeno il 15%.