Su questo stesso sito il 13 settembre 2014 è stato pubblicato un articolo dal titolo “Gasdotto TAP: 40 sindaci manifestano oggi alla Fiera del Levante”, che dava fra l’altro la notizia della protesta dei 40 Sindaci del Salento in occasione della cerimonia di inaugurazione della Fiera del Levante alla quale avrebbe partecipato il premier Matteo Renzi (http://www.vasroma.it/gasdotto-tap-40-sindaci-manifestano-oggi-alla-fiera-del-levante/#more-9936 ).
Lo svolgimento della iniziativa dei 40 Sindaci è stato fatto oggetto di un articolo pubblicato il 13 settembre 2014 sul quotidiano “la Gazzetta del Mezzogiorno”.
LECCE – Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha incontrato una delegazione dei sindaci salentini che si oppongono alla realizzazione dell’approdo del gasdotto Tap a Melendugno (Lecce).
Matteo Renzi alla Fiera del Levante
L’incontro è cominciato subito dopo la conclusione della cerimonia inaugurale della Fiera del Levante e si è svolto nei locali che si trovano dietro il palco.
All’incontro hanno partecipato il sindaco di Melendugno, Marco Potì e di Vernole Luca De Carlo e il presidente regionale dell’ANCI, Gino Perrone.
Altri sindaci salentini che numerosi hanno assistito alla cerimonia inaugurale hanno atteso all’esterno l’esito dell’incontro.
“Sul Gasdotto Tap il presidente del Consiglio è molto determinato ad andare avanti, ma chiede a noi sindaci di trovare una soluzione alternativa all’approdo a San Foca di Melendugno“, ha detto il sindaco di Vernole (Lecce) Luca De Carlo a conclusione dell’incontro.
“Per noi potrebbe non farsi proprio il gasdotto, ma Renzi ci ha chiesto di trovare noi una soluzione alternativa e io da domani mi piazzo in Regione con questo obiettivo“.
Luca De Carlo
I sindaci, oltre 40, sono partiti a mezzogiorno da Lecce alle 12 per manifestere in occasione dell’inaugurazione della Fiera il dissenso di un intero territorio contro il progetto del Gasdotto Tap, il cui terminale dovrebbe approdare a San Foca, marina di Melendugno (Lecce).
Metà dei sindaci ha raggiunto il capoluogo in auto, gli altri a bordo di un pullman che espone un cartello indicativo “40 sindaci del Salento No tap san Foca“.
Tutti indossavano la fascia tricolore e portavano le delibere con cui i rispettivi consigli comunali hanno detto no al gasdotto Tap.
Tanta la rabbia e la delusione dopo la firma del decreto da parte del ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, con cui si sancisce la compatibilità del progetto a San Foca, ma con i sindaci decisi più che mai a non mollare.
“Ci hanno trattato come se fossimo l’ultima ruota del carro – commenta il sindaco di Melendugno, Marco Potì – E questo nonostante tutti i pareri negativi espressi in questi anni da più parti. Renzi deve ascoltarci. Deve ascoltare un intero territorio“.
Marco Potì
Gli fa eco Luca De Carlo, sindaco di Vernole, con Melendugno il territorio più interessato al megaprogetto.
“Non ci fermeremo fin quando non vedremo le ruspe – dice – Qui si tratta di 15 ettari di polo industriale che ricadranno su un’area vergine. Qualcuno alla fine si dovrà prendere le responsabilità per questa nuova Cerano“.
Comitato no Tap: sì del governo a progetto è pericoloso – “Il governo dice sì a Tap per decreto non considerando la pericolosità del progetto, incompatibilità ambientale e sociale. Il consiglio dei ministri nella riunione del 10 settembre ha dato indicazioni al ministero dell’ambiente chiedendo il rilascio della Via anche se i pareri sono negativi. E’ un atto gravissimo“.
Lo afferma in una nota il comitato No Tap che si oppone alla realizzazione nel Salento dell’approdo del gasdotto che porterà in Europa gas a zero.
“Il progetto Tap, se pur monco, pericoloso (nota dei pompieri), incompatibile con l’ambiente, ha ottenuto il documento di Via. È ben chiaro che il comitato e i portatori d’interesse impugneranno un documento ridicolo, con dei risvolti oscuri e grotteschi anche nella stesura finale“. “Ora – aggiunge – la popolazione tutta si chiede cosa faranno le parti politiche che sul territorio appoggiano e rappresentano l’esecutivo capeggiato dal premier Matteo Renzi, appoggiano il colpo di mano del governo o finalmente scenderanno sul campo legale e sociale per difendere le popolazioni?“.
“Fin ora abbiamo letto solo parole di circostanza, l a gente vuole una posizione netta – conclude la nota – La tornata elettorale si avvicina, e a votare saranno i pugliesi non i cittadini dei cantoni svizzeri“.
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Dell’incontro dei Sindaci del Salento con il premier Renzi è stata data notizia anche sul sito “L’Huffington Post” che il 13 settembre 2014 ha pubblicato il seguente articolo dal titolo “Gasdotto Tap, Matteo Renzi: ‘Non si può dire no a un’opera così’. Sindaci Salento: ‘Troveremo soluzione alternativa’ ”.
“Non è pensabile che si blocchi un’opera pubblica che parte dall’Azerbaijan, e cioè il gasdotto Tap“.
Non lascia molto spazio al dialogo il premier Matteo Renzi per quanto riguarda la realizzazione del Gasdotto Trans-Adriatico che dovrà connettere Italia e Grecia via Albania, permettendo l’afflusso di gas naturale proveniente dalla zona del Caucaso, del Mar Caspio (Azerbaijan) e, potenzialmente, del Medio Oriente.
“Noi siamo pronti a rispettare chi dice ‘no’, ma chi dice ‘no’ non può dire ‘stop’. Parliamo di tutto senza problemi – ha concluso – ma non si può dire ‘no’ a un’opera così“.
L’opera, dunque, si farà, malgrado le proteste degli oltre 40 sindaci del Salento che oggi hanno manifestato a Bari, in occasione dell’inaugurazione della Fiera del Levante.
La posizione del governo era emersa chiaramente già ieri, con la firma da parte del ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti del decreto di compatibilità ambientale del progetto presentato dalla Trans Adriatic Pipeline AG per la sezione italiana del gasdotto.
Non sono quindi stati ascoltati i pareri contrari della Regione Puglia, del Mibac e dei sindaci dei Comuni del Salento coinvolti.
Il gasdotto, infatti, dovrebbe approdare a Melendugno, San Foca, in provincia di Lecce, tra ulivi secolari e muretti a secco.
I sindaci anti-Tap hanno protestato all’ingresso del padiglione per ribadire il loro no al gasdotto a San Foca, gridando: “Giù le mani dal nostro mare“.
Renzi ha incontrato una delegazione dei sindaci, suggerendo che spetti a loro il compito di trovare un approdo alternativo alla cittadina di San Foca.
“Sul gasdotto Tap il presidente del Consiglio è molto determinato ad andare avanti, ma chiede a noi sindaci di trovare una soluzione alternativa all’approdo a San Foca di Melendugno“, ha detto il sindaco di Vernole (Lecce) Luca De Carlo a conclusione dell’incontro avuto con il premier.
“Per noi potrebbe non farsi proprio il gasdotto, ma Renzi ci ha chiesto di trovare noi una soluzione alternativa e io da domani mi piazzo in Regione con questo obiettivo“.
In prima linea nella battaglia no-Tap c’è da tempo il governatore della Puglia Nichi Vendola.
Nichi Vendola assieme a Matteo Renzi
“Non è la ‘sindrome di Nimby’ che spinge tutto il Salento a difendere un sito di pregio naturalistico, paesistico ed archeologico, in cui si prevede di portare il tubo di un gasdotto: e se il Ministero dei Beni Culturali stila un parere negativo su Tap, vuol dire che non stiamo discutendo di pregiudizi ideologici ma di giudizi scientifici“.
Le parole di Vendola sono state a lungo applaudite in sala, soprattutto da 40 sindaci dei Comuni del Salento che si sono alzati in piedi.
“Sappiamo dire i sì che aprono al futuro – ha aggiunto Vendola – non quelli che ci ripiombano nei fasti e nei nefasti di un passato in cui siamo stati considerati terra da colonizzare, discarica a disposizione, una capanna dello zio Tom dove per quattro soldi si comprano pure la nostra dignità“.
Dott. Arch. Rodolfo Bosi