Su questo stesso sito il 18 agosto 2014 è stato pubblicato un articolo dal titolo “L’orsa Daniza e noi” che dava notizia del rischio di essere abbattuta che correva l’orsa Daniza perché a ferragosto, mentre girovagava nei boschi di Pinzolo con i suoi due cuccioli, aveva aggredito un cercatore di funghi (http://vasonlus.it/?p=6588#more-6588). Riceviamo e volentieri pubblichiamo il seguente messaggio di posta elettronica che il 27 agosto 2014 ci è stato trasmesso dalla Associazione 394. È da Ferragosto che si parla e si scrive, si messaggia e si twitta, dell’incidente occorso all’Orsa Daniza, che con i suoi cuccioli ha incontrato, suo malgrado, un umano cercatore di funghi. Suo malgrado, perché sicuramente ne avrebbe fatto volentieri a meno. Sarebbe ancora una sconosciuta al grande pubblico, se nella penuria di notizie ferragostiane non fosse venuta alla ribalta la notizia. Qualunque femmina del mondo animale, umanoide compresa, difende i propri cuccioli. È risaputo, e anche ovvio. Ma Daniza è diventata un simbolo della convivenza fra Uomo e Fauna, un problema di sicurezza nazionale, ha resuscitato paure ataviche e posizioni a favore: é pericolosa, catturiamola, lasciamola in pace, io sto con Daniza, bisogna tutelare la sicurezza degli umani, ecc. Forte emozione, comprensibile, solidarietà con l’Orsa, condivisibile. Forse un incauto atteggiamento del fungaiolo, si desume dalle cronache dell’accaduto, che non riportano peraltro esiti di accertamenti sui fatti, di indagini. Si legge che gli ultimi avvistamenti indicano la presenza dell’Orsa all’interno dell’area del Parco dell’Adamello-Brenta. Qui vige la Legge Quadro sulle aree protette, la 394/91, che all’art. 11 vieta “La cattura, l’uccisione, il danneggiamento, il disturbo delle specie animali”. Eppure, lo stesso 15 agosto (comunicato n. 2072, ore 11,41, a poche ore dall’accaduto, presumiamo), la provincia di Trento annuncia l’emissione di un’Ordinanza di cattura per l’orsa Daniza, “per l’orsa che stamani ha reagito con […]