La Giornata mondiale della biodiversità (in inglese International Day for Biological Diversity) è una festività proclamata nel 2000 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite per celebrare l’adozione della Convenzione sulla Diversità Biologica (Convention on Biological Diversity). Viene celebrata ogni anno il 22 maggio, dedicata alla difesa e alla tutela della biodiversità. La gru non c’è più, almeno in Italia. Nella lista rossa dei vertebrati italiani, curata dall’IUCN (Unione Mondiale per la Conservazione della Natura), è tra le sei specie estinte in tempi recenti, insieme alla quaglia tridattila, il gobbo rugginoso, il rinolofo di Blasius, lo storione e lo storione ladano. Che importanza può avere? Parecchia. Perché la perdita di diversità è la minaccia ambientale più grave a livello mondiale. Lo sottolinea Legambiente in concomitanza alla Giornata Mondiale della Biodiversità che si celebra oggi in tutto il pianeta, ricordando che è la causa dell’insicurezza alimentare ed energetica, dell’aumento della vulnerabilità ai disastri naturali come inondazioni o tempeste tropicali, della diminuzione del livello della salute all’interno della società, della riduzione della disponibilità e della qualità delle risorse idriche e dell’impoverimento delle tradizioni culturali. Ognuna delle 1.900.000 specie viventi catalogate dagli scienziati svolge un ruolo specifico nell’ecosistema in cui vive e la scomparsa anche di una sola specie può portare ad alterazioni irreversibili. OCSE, danni fino a cinque trilioni di dollari all’anno per la perdita biodiversità da qui al 2050 Secondo l’Ocse, i danni per la perdita della biodiversità da qui al 2050 sono stimabili in una cifra che oscilla tra i 2 e i 5 trilioni di dollari all’anno, somma superiore alla ricchezza prodotta dalla stragrande maggioranza della nazioni della terra. Le previsioni dell’Ue (riferite anch’esse al periodo 2000-2050) parlano, invece, di una perdita annuale di servizi ecosistemici di circa 50 miliardi di euro soltanto all’interno degli ecosistemi terrestri. Sulle 63.000 specie […]