Pubblichiamo il quinto della serie di articoli dedicati alla illustrazione dei vari progetti presentati per evitare il passaggio delle grandi navi nel canale della Giudecca e davanti a San Marco. Riportiamo l’articolo di Gianni Favarato pubblicato il 16 febbraio 2013 sul quotidiano “La Nuova di Venezia e Mestre”, che ben descrive il progetto. La Costa Concordia, riversa come una balena ferita a morte, giace ancora in mare davanti all’isola del Giglio e a Venezia le grandi navi da crociera continuano a transitare a pochi metri da piazza San Marco, malgrado tutti dicano che bisogna trovare un tragitto alternativo. Le proposte non mancano, l’ultima della serie e per molti versi «innovativa» è quella lanciata ieri dal presidente di Confindustria veneziana, Luigi Brugnaro, nel corso di un convegno tenutosi al Parco Vega di Marghera. Luigi Brugnaro Brugnaro ha premesso che Confindustria – come del resto dicono da tempo anche gli armatori, a cominciare da Costa Crociere – è «assolutamente d’accordo sul fatto che si trovi un tragitto alternativo per le navi da crociera» che preservi il fragile centro storico di Venezia dal passaggio dei giganti del mare . «Il progetto alternativo deve però essere individuato rapidamente» ha aggiunto Luigi Brugnaro «in un tavolo di confronto che ci permetta di individuare la soluzione migliore da attuare». Confindustria veneziana si spinge anche a proporre un suo percorso alternativo che prevede per le navi da crociera l’entrata in laguna dalla bocca di Malamocco (e non del Lido come succede ancora oggi), per proseguire da Fusina lungo un primo tratto del canale Malamocco-Marghera (di cui è previsto l’allargamento), per poi virare su un canale (tutto da scavare) a sud dell’isola delle Trezze Sud e raggiungere quindi la stazione Marittima percorrendo un buon tratto del canale Vittorio Emanuele. «La nostra proposta» ha precisato Brugnaro «non […]