Non è stato sufficiente l’entusiasmo. Né gli articoli sui giornali stranieri, né le collette degli ultimi giorni. Il sogno dei veneziani di «riprendersi» l’isola di Poveglia è finito tecnicamente alle 11.07 di ieri mattina martedì 13 maggio anche se l’asta è rimasta aperta fino alle 12. Il comitato cittadino con circa duemila aderenti si è fermato alla quota di di 420 mila euro (anche se la partecipazione è rimasta quella del primo round, 160 mila), insufficienti in ogni caso per raggiungere i 513 mila del mister X che si è rivelato essere l’imprenditore Luigi Brugnaro. Era quindi lui, veneziano di Spinea, il misterioso utente “User _10801”. CHI È LUIGI BRUGNARO L’acquirente “in pectore”. Luigi Brugnaro, 51 anni, tre figli, laureato in Architettura a Venezia, già nel 1986, a 25 anni, entra nell’imprenditoria fondando Everap, società leader nella creazione di reti commerciali. Nel 1997 crea poi l’Agenzia per il Lavoro Umana che oggi conta oltre 600 collaboratori in tutta Italia. Nel 2006 ha acquistato la Reyer Venezia di basket che tuttora presiede. E nel 2009 è diventato presidente di Confindustria Venezia. LA POLEMICA In una tesa conferenza stampa convocata nel primo pomeriggio Brugnaro ha polemizzato con i giornali che «hanno dato una falsa immagine di Venezia». Luigi Brugnaro durante la conferenza stampa «Io non sono anonimo – ha spiegato – è la procedura dell’asta che prevedeva l’uso di un codice». E da parte sua nessuna intenzione di fare della speculazione, né alberghi: «In città ci sono anche troppi hotel, l’ho fatto per evitare che si presentasse l’americano di turno e potesse poi farci chissà che cosa – dice Brugnaro, che ha aggiunto: «L’ho fatto per Venezia e per i veneziani, non volevo che l’isola potesse cadere nelle mani di qualche nababbo arabo, cinese, americano o russo», spiegando il motivo che l’ha […]