Con questo articolo di Maria Pia Guermandi (archeologa classica, che lavora presso l’Istituto Beni Culturali della Regione Emilia Romagna), pubblicato il 13 aprile 2014 sul sito www.eddyburg.it e contemporaneamente sul L’Unità on line, continuiamo a porre l’attenzione sulla questione del nostro patrimonio artistico che abbiamo iniziato il 13 marzo 2014 pubblicando un articolo dal titolo “Quel bene di tutti chiamato paesaggio” (http://vasonlus.it/?p=4024#more-4024). Ad esso il 9 aprile 2014 è seguito l’articolo di Salvatore Settis dal titolo “Il nostro patrimonio artistico in bilico tra pubblico e privato” (http://vasonlus.it/?p=4201). Il 10 aprile 2014 abbiamo pubblicato l’articolo dal titolo “Patrimonio culturale, Montanelli aveva già scritto tutto” (http://vasonlus.it/?p=4205) di Tomaso Montanari, di cui l’11 aprile 2014 abbiamo pubblicato l’articolo sempre di Maria Pia Guermandi sul suo libro dal titolo “Istruzioni per l’uso del futuro: il patrimonio culturale e la democrazia che verrà”(http://vasonlus.it/?p=4216). Maria Pia Guermandi Su questo blog sono state scritte spesso parole di critica non indulgente nei confronti di chi, soprattutto nei posti chiave del ministero dei beni culturali, non sa interpretare la propria funzione con sufficiente capacità di visione e, con una suicida rincorsa al compromesso, condanna il nostro patrimonio culturale ad un ruolo di subalternità politica e sociale. Ciò che rimproveriamo all’apparato dello Stato, in questo ambito, è di derogare con troppa facilità e in troppe occasioni ai propri compiti costituzionali, quelli stabiliti dall’art. 9, soprattutto ai vertici, abbandonando per di più chi, nello stesso Ministero, presidia il territorio, alle pressioni e agli attacchi di coloro che su questo territorio hanno robusti interessi privati, talora pure illegittimi, da difendere. Eppure, anche di fronte all’evidenza del massacro delle nostre coste, allo sprawl urbano che deforma campagne e periferie, ai nostri centri storici trasformati in centri commerciali all’aperto invivibili per i cittadini, ai monumenti che crollano e ai musei che chiudono, ciò che […]