Ad un passo dalla chiusura della stagione venatoria (oggi, ufficialmente) la Regione Lazio ha deciso di prolungare i tempi fino al prossimo 10 febbraio. “La Regione Lazio, sentito il parere favorevole dell’ISPRA, ha decretato il posticipo della chiusura della caccia al prossimo 10 febbraio alle specie colombaccio, cornacchia grigia, gazza e ghiandaia. L’esercizio venatorio alle specie autorizzate sarà possibile esclusivamente nella forma dell’appostamento fisso o temporaneo senza l’ausilio del cane“. colombaccio cornacchia grigia gazza ghiandaia Questo il testo della nota diffusa dalla Regione. Immediata è stata la reazione delle organizzazioni animaliste: “Il posticipo della chiusura della caccia alla prima decade di febbraio per quattro specie (cornacchia grigia, gazza, ghiandaia e colombaccio) è l’ennesimo e indebito regalo alla lobby del mondo venatorio e un atto che va contro la tutela della biodiversità e la serenità delle persone“, ha commentato la Lipu-BirdLife Italia. “La Regione Lazio – ha sottolineato Fulvio Mamone Capria, presidente Lipu-BirdLife Italia – è già stata in settembre sconfessata dal TAR, che ha dovuto riformare il calendario venatorio regionale prevedendo la chiusura anticipata della caccia tra fine dicembre e inizio gennaio per molte specie, come aveva chiesto l’Istituto per la Protezione dell’Ambiente, l’Ispra. Ci saremmo aspettati dalla Regione un politica tesa a soddisfare in via prioritaria le esigenze generali, quindi di tutti i cittadini, di tutela e conservazione della fauna ed invece ci troviamo di fronte, come successo negli anni passati, a un’ulteriore concessione al mondo venatorio.” E non è finita qui: “Il risultato – prosegue Mamone Capria – sarà quello di creare un forte danno e disturbo a molto specie di uccelli che in questo periodo sono già in fase di migrazione verso il nord Europa. Chi spiegherà inoltre, alle tante persone che devono già subire per cinque mesi, nei propri terreni privati, i soprusi e i pericoli […]